Metabolismo: se ne sente molto spesso parlare e lo si collega nell’immediato ai fattori alimentazione, sport e peso. E difatti si tratta di elementi strettamente legati tra loro, ma per comprenderne il motivo bisogna fare un passo indietro e capire innanzitutto che cos’è il metabolismo.

Il metabolismo è un termine che definisce l’insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono all’interno del nostro organismo, il cui obiettivo è recuperare ed elaborare l’energia proveniente dal cibo che mangiamo e da ciò che beviamo e destinarla alle cellule del nostro corpo per soddisfare il loro fabbisogno energetico e strutturale. Tradotto in parole semplici il metabolismo rappresenta la velocità con cui il proprio corpo brucia le calorie per soddisfare i suoi bisogni vitali o, ancora, per trasformare in energia i nutrienti provenienti dall’alimentazione.
Se si parla di metabolismo, poi, non si può non citare il metabolismo basale, ovvero, il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali. Il 20% circa del metabolismo basale – afferma la Dottoressa Michela Rota, nutrizionista di Humanitas Medical Care – è rappresentato dalla muscolatura scheletrica, di conseguenza un aumento della muscolatura è il metodo fisiologico che abbiamo per aumentare il metabolismo basale. Quest’ultimo è inoltre determinato da diversi fattori: età – con il passare degli anni evidentemente si riduce – sesso – perché negli uomini risulta maggiore –  attività fisica – e dalla relativa massa magra e massa grassa che si possiede. Oltre allo stress, problematiche ormonali come l’ipertiroidismo e la termogenesi (la spesa energetica dell’organismo che viene dispersa sotto forma di calore).
Da questo si evince che è normale che ogni soggetto abbia un metabolismo differente e, di conseguenza, goda di salute e forma fisica differenti.
Il metabolismo difatti è proprio la somma di questi fattori: metabolismo basale, l’energia che si sviluppa nei processi digestivi e attività fisica.
Pertanto, nonostante alcuni soggetti si diano da fare a tavola e con lo sport, a volte i risultati si vanificano a causa del cattivo funzionamento del metabolismo. La strategia vincente per sbloccare il metabolismo è, innanzitutto, quella dell’educazione alimentare, afferma la Dottoressa Michela Rota.

Ecco qualche semplice abitudine quotidiana da seguire per dare una svolta al proprio metabolismo, accelerarlo e di conseguenza dimagrire!

  • Mangiare poco e spesso: appurato che per accelerare il metabolismo si debba mangiare di più, è importante farlo distribuendo il cibo nel modo giusto. Si consiglia di impostare una routine che preveda tre pasti principali intervallati da due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. In questo modo si invia al corpo il segnale di disponibilità continua di energia – che permette un buon funzionamento del metabolismo – e si evita il cosiddetto “catabolismo proteico”, ovvero la riduzione della massa magra;
  • Evitare di digiunare e saltare la colazione: sottoporre l’organismo al digiuno, così come a una dieta ipocalorica, porta il corpo ad abituarsi alla carenza di cibo e per “difendersi” abbassa i consumi e di conseguenza il metabolismo. Le diete ipocaloriche, nello specifico, tendono a bruciare rapidamente massa grassa, ma allo stesso tempo anche massa magra, ovvero i muscoli, che come abbiamo visto è un concetto legato alla variazione del metabolismo basale;
  • Equilibrato apporto proteico: è stato provato che le proteine portino ad un incremento del metabolismo basale del circa 20-25% e ad un buon mantenimento del tono muscolare, importante per bruciare calorie anche a riposo. Oltre a comportare una riduzione dell’introduzione di carboidrati semplici (dolci, prodotti da forno, dolcificanti etc.) e dei grassi considerati “cattivi”, che causano l’accumulo di grasso e sovrappeso;
  • Dormire almeno otto ore: la mancanza di sonno può influire in modo negativo sul funzionamento del metabolismo. Questo perché riduce la produzione della leptina, ovvero l’ormone della sazietà, favorendo un aumento dei cosiddetti “attacchi di fame” e dell’incremento conseguente di massa grassa;
  • Bere molta acqua: consente di mantenere il corpo idratato e il metabolismo attivo. Uno studio condotto in Germania, pubblicato sul “The Journal of Clinical Edrocrinology & Metabolism”, ha valutato l’effetto dell’acqua sul tasso metabolico e quindi quante calorie fosse in grado di bruciare il corpo, scoprendo che bere due bicchieri di acqua a temperatura ambiente ha aumentato il tasso metabolico di donne e uomini coinvolti nello studio del 30%. Non solo, una volta introdotta l’acqua nel corpo, per poterla assimilare nell’organismo si manifesta un’innalzamento della temperatura e questo porta a bruciare più grassi negli uomini e più carboidrati nelle donne;
  • Sport: è consigliato eseguire un’attività che preveda un lavoro ad alta intensità, con esercizi di tonificazione con pesi, macchine o a corpo libero e una successiva attività aerobica, come ad esempio nuoto, corsa o cyclette.