Cristal Nannoni, milanese, classe 2000, in arte CIENNE, modella e content creator con una laurea in comunicazione, ci presenta il suo primo singolo da cantautrice “Nirvana” e il suo percorso creativo.

Ciao CIENNE, ti va presentarti ai lettori di The Collector? Come hai iniziato il tuo percorso nel mondo della musica?
Il mio percorso inizia con il canto, avevo appena sei anni quando sono andata alla mia prima lezione di canto. La musica è entrata a far parte della mia vita sin da piccola, grazie a mio padre che mi faceva ascoltare i vecchi cd delle band storiche del rock’n’roll come gli AC/DC, i Beatles, i Ramones e i Nirvana. Lui è un grande appassionato e la sua passione l’ha trasmessa anche a me facendomi così innamorare della musica. Il mio primo idolo è stata Avril Lavigne. Ho poi continuato a studiare canto per tantissimi anni, ma non avevo provato a scrivere nulla di mio, fino a quando, nel 2022, ho conosciuto Frank Bonavena che tutt’ora è il mio manager. Con il suo supporto ho iniziato il progetto CIENNE.

Come si svolge il tuo processo creativo?
Devo dire che il mio processo creativo non inizia sempre nello stesso modo. Può nascere da uno mio stato d’animo, da un motivo che ho nella testa o anche solo da un giro di accordi di chitarra. Tutti questi sono degli input che mi permettono di scrivere i miei testi. In ogni modo trovo sempre ispirazione da quello che vivo e dalla mie paranoie esistenziali.

Quali sono i temi che ti piace esplorare nelle tue canzoni?
I temi che affronto solitamente sono piuttosto tristi come l’amore tossico, la solitudine, la depressione e la crisi esistenziale. Sono temi abbastanza cupi, ma per me la musica è come una terapia e scrivere di queste cose mi aiuta a sfogarmi e a liberarmi dai pesi che ho sulle spalle. Penso che solo quando starò bene riuscirò a scrivere cose felici.

“Nirvana” è il tuo ultimo singolo. Qual è stata l’ispirazione dietro questo brano?
“Nirvana” è una canzone che parla di una ragazza che dopo la fine di una relazione tossica si sente in trappola e cerca costantemente il suo nirvana ovvero la sua pace interiore. È solo ritrovando e amando se stessa che riesce a lasciarsi tutto alle spalle per uscire da una vita di “replay”. La ragazza del testo racconta di me e di una parte della mia vita. Ho voluto raccontarla come se fosse un’altra ragazza, perché volevo potesse essere “simbolica” per chiunque si fosse sentito bloccato in una situazione personale. Questa canzone è un omaggio a Raffaella Carrà, musa di altri tempi dallo stile unico, icona della libertà . Il ritornello, infatti, riprende alcune sue parole. Per quanto riguarda lo stile mi sono ispirata ai Paramore, esponenti di spicco dell’ondata indie rock.

La moda spesso si intreccia con la musica. Come influisce sulla tua identità artistica?
La moda è sempre andata a braccetto con i miei “mood”. Infatti, sono una persona che cambia stile molto spesso e amo cambiare taglio e colore dei capelli per rispecchiare il mio stato d’animo di un momento. Da come mi vesto si può capire come mi sento ed è una cosa che amo della moda; ci permette di esprimere quando magari non riusciamo a farlo nemmeno con le parole, un po’ come le note di una canzone. Non penso di avere uno stile preciso, però, sicuramente amo i capi in pelle e il nero, elementi iconici del rock’n’roll.

Un capo che non può mai mancare nei tuoi look?
Una giacca di pelle e l’eyeliner nero non possono mai mancare.

Qual è stata la tua più grande sfida finora nella tua carriera musicale e come l’hai affrontata?
La sfida più grande è stata quella di iniziare a scrivere le mie canzoni. Ho sempre avuto difficoltà nell’esprimermi, non solo scrivendo, ma anche parlando. Ho tantissimi pensieri in testa che corrono a mille e a volte fare un discorso sensato mi risulta difficile, specialmente se si tratta di cose personali e profonde. Quando inizialmente provavo a scrivere non riuscivo a mettere giù a parole quello che sentivo e questo mi faceva arrabbiare, e così finivo per rinunciarci . Però, grazie a Frank, sono riuscita a sbloccarmi e ora è molto più semplice. Mi serviva solo qualcuno che mi ascoltasse e che mi aiutasse a mettere in pausa i miei pensieri.

Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali e di moda?
A maggio uscirà il mio secondo singolo e sono molto contenta. Con le prossime uscite voglio concentrarmi di più sull’incorporare la moda nel progetto, perché trovo che sia un modo simile alla musica che mi consente di esprimermi e di comunicare meglio i miei messaggi.

Che emozioni provi quando pensi al futuro?
Sicuramente tanta ansia però in modo positivo. Sono curiosa di vedere dove mi porterà questo progetto. Sono certa che, in un modo o nell’altro, la musica farà sempre parte della mia vita. Voglio vivermi il presente e lasciare che le cose vengano da sé, senza avere troppe aspettative, solo tanta grinta e tanta voglia di fare.

E quando pensi al tuo passato?
Il mio passato mi mette tanta malinconia, ho vissuto momenti indelebili con la mia famiglia e con i miei cari, ma anche eventi negativi che mi hanno molto angosciata. Però piu cresco e più realizzo che proprio quei momenti difficili mi hanno insegnato tanto e mi hanno aiutata a diventare quella che sono oggi. Quindi, per quanto sia difficile guardare indietro, sento che senza il mio passato non sarei qui oggi.

Cosa speri di ottenere con la tua musica?
Sicuramente tanta soddisfazione personale. Penso che la felicità si trovi non solo nell’amore e nelle persone che ti stanno accanto, ma anche nella pace interiore. Per trovare questa pace ho personalmente bisogno di tanta soddisfazione personale. Per me, la mia musica è un’arte e sento una forte soddisfazione quando riesco a farla ascoltare ad altre persone. Mi fa sentire capita ed ascoltata e mi riempie il cuore di gioia. Vorrei che le persone mi seguissero e ascoltassero per quella che sono e non per la fama o la riconoscibilità! Non mi interessa dei numeri, ma della qualità che le persone mettono nell’ ascolto della mia musica.

C’è un momento o un evento nella tua vita che ha avuto un impatto significativo sulle tue canzoni?
Nella mia adolescenza ho subito delle violenze che mi hanno sicuramente segnato e che piano piano sto riuscendo a superare. Ma ci sono anche altri eventi che hanno avuto un forte impatto su di me. Io scrivo ciò che penso guardando tutto quello che mi circonda, guardando al mio passato, ma anche al mio futuro e al mio presente. Inoltre, scrivere delle violenze subite diventa una sorta di terapia anche se a volte è molto difficile; nonostante siano passati anni è dura rielaborare ed esternare quei momenti.

Se potessi tornare indietro nel tempo e dare un consiglio al tuo Io più giovane quando hai iniziato la tua carriera musicale, quale sarebbe?
Le direi di credere più in se stessa, di non avere paura di dire quello che pensa e che la vita non è fatta per compiacere gli altri. Se piaci bene, se non piaci amen.

photographed by Antonio Mercurio – art direction and styling Tommaso Rosati
mua Anna Agostena – hair Davide Nucàra
style ass. Ilenia Cirone – production Toro Studio