Non c’è dubbio che siano diventate un’icona e lo dimostra il fatto che celeb e influncer ne vanno pazze, da Kylie Jenner a Emma Marrone, ma lo dimostra anche il fatto che sono ufficialmente entrate nella categoria delle copie di moda. Le Morso Shoes si caratterizzano per un tacco-scultura a forma di bocca dentata aperta nell’atto di mordere e sono uno degli item simbolo di GCDS, marchio fondato e diretto da Giuliano Calza che ha saputo rivoluzionare lo street style in Italia. In più, da oggi, sono anche più inclusive che mai, disponibili nelle taglie più grandi dedicate al pubblico maschile, fino al numero 46. “Con questo progetto si realizza un mio piccolo sogno. Tutte le volte che creo qualcosa di speciale come queste scarpe con il tacco morso, che ormai sono diventate iconiche per il brand, le immagino indossate dai miei amici e dalle mie amiche“, ha dichiarato il designer.

Il fenomeno del plagio non è certo una novità nella moda, quando un capo e soprattutto un accessorio piace e fa tendenza ecco che copie più o meno ben fatte, letterali o anche solo in una più vaga ispirazione, spuntano come funghi. Ma se prima dovevamo cercare le borse che riproducevano in serie quelle delle grandi maison sulle bancarelle dei mercati o in spiaggia, oggi è tutta un’altra questione e si parla di dupe culture. A produrre questi dupe, (dall’inglese inganno, raggiro) che riguardano la moda, ma anche la cosmesi, sono i colossi dell’ultra-fashion come il cinese Shein, che non solo prende di mira i brand high-end più noti, ma anche catene di fast-fashion come Zara e H&M, vittime del loro stesso gioco.

La dupe culture è poi alimentata da giovanissimi tiktoker e youtuber che invogliano all’acquisto, dimostrando come queste repliche siano in tutto e per tutto uguali all’originale. L’unica differenza è il prezzo stracciatissimo. Che rende possibile a chiunque di acquistare l’oggetto dei propri desideri. La questione che fa paura sta proprio nel fatto che questi dupe non sono percepiti come qualcosa di illegale, ma sono acquistabili legalmente on line con un click e vengono addirittura pubblicizzati sui social come un sogno che diventa realtà. Ed è quello che è accaduto qualche giorno fa anche alle Morso Shoes, copiate e prodotte da Shein.

Il direttore creativo di GCDS ha scritto un lungo post sul suo profilo Instagram @giulianocalza, denunciando il fenomeno: “È molto doloroso ed è un abuso. Non solo uccidono il Pianeta con qualunque tipo di politica disumanizzante che rende questi prezzi possibili. Ma personalmente penso che la cosa che ferisce di più sia RUBARE LE IDEE, rubare il sudore, rubare l’amore e la dedizione e rubare l’energia che serve perché le nuove idee prendano vita… […] Io rispetto le persone, rispetto il duro lavoro e i lavoratori. Utilizzo materiali e metodi di produzione etici […].” 

“Quello che mi ferisce di più sono le persone che mi taggano, con indosso queste scarpe, aspettandosi che io mi congratuli con loro o che le riposti. SIETE SOLO VOI, LA VIA PER FERMARLI! Se volete che la creatività e i giovani sopravvivano e abbiano successo, non prendete parte al loro gioco”. 

Sostenibilità e salvaguardia del Pianeta, produzione etica e rispetto dei lavoratori, niente di tutto questo viene tenuto in conto dall’ultra-fashion, che altrimenti non potrebbe proporre prezzi così bassi. E non viene nemmeno tenuto conto della creatività, del talento, dell’idea e di tutto ciò che è necessario per rendere possibile e reale questa idea. Non si tratta di qualcosa di necessario, di qualcosa che serve per coprirsi, vestirsi o, nel caso delle Morso Shoes, per non camminare scalzi, ma si tratta di Moda intesa come Arte.