MAXXI e Fondazione In Between Art Film presentano No Master Territories: Feminist Worldmaking and the Moving Image, rassegna dedicata ad artiste e registe di tutto il mondo che, tra gli anni Settanta e Novanta, hanno creato nuovi linguaggi per rappresentare la condizione femminile.

Adattamento dell’importante mostra omonima tenutasi all’Haus der Kulturen der Welt, Berlino, nell’estate 2022, le curatrici Erika Balsom e Hila Peleg hanno riproposto le tre aree tematiche dell’esposizione berlinese, suddividendo il programma delle proiezioni in tre parti, una a settimana. Diciannove film e video non-fiction, realizzati tra gli anni Settanta e Novanta, la maggior parte dei quali mai esposti in Italia, che raccontano l’esperienza di genere attraverso nuovi linguaggi.

Concentrandosi sul periodo in cui i movimenti di liberazione delle donne si sono affermati a livello internazionale, la rassegna rende omaggio all’importante lavoro realizzato in passato da artiste, registe, collettivi di tutto il mondo, per rispondere a urgenze ancora oggi attuali.

Sandra Lahire, Serpent River (1989), 16 mm, 32’, Canada/United Kingdom, courtesy of the artist, and LUX, London

Molte delle opere presenti sono state concepite in relazione con l’attivismo femminista, che da tempo riconosce l’importanza dei media visivi come strumento di dominazione ed emancipazione; altre esistono indipendentemente da qualsiasi schieramento sociale o politico o esprimono istanze femministe anche se le loro autrici non si sono mai dichiarate tali.

Il titolo è stato preso in prestito dal libro della regista e intellettuale vietnamita Trinh T. Minh-ha, When the Moon Waxes Red: Representation, Gender and Cultural Politics del 1991. No Master Territories è una dichiarazione che esprime la necessità di ripensare il mondo in modo coraggioso, ponendo fine a qualunque forma di controllo, non solo quella di genere. Queste tre parole racchiudono una forza generativa che spinge a immaginare una reinvenzione radicale. Le opere presenti nella rassegna accettano tale scommessa abbracciando l’immagine in movimento come fonte di immaginazione femminista, non solo per relazionarsi con il mondo, ma anche per ricostruirlo.

Dal 21 novembre al 10 dicembre 2023, videogallery del MAXXI di Roma.