Blauer USA presenta la nuova stagione, la SS ’24 all’interno del suo headquarter milanese in via Uberti, 6. A raccontare le novità della collezione è Federica Fusco, Marketing and Communication Director di FGF Industry, l’azienda di famiglia di cui fa parte Blauer USA.

Qual è la novità più importante della SS ’24 di Blauer USA?
A differenza degli altri anni, per la stagione estiva abbiamo deciso di sviluppare anche una parte di abbigliamento, t-shirt, pantaloni, gonne. L’idea che vogliamo portare avanti è quella di offrire una sorta di total look e il motivo per cui abbiamo scelto di andare in questa direzione è legato anche alla strategia di retail che abbiamo intrapreso. Nei prossimi mesi, a luglio o a settembre, apriremo un negozio in centro a Roma, che sarà uno store diretto dell’azienda e, inoltre, abbiamo inaugurato, tramite distributore, due altri negozi, a Rimini e a Catania. Dunque, l’esigenza di avere un total look è sia una volontà interna dell’azienda, per cui l’obbiettivo è crescere e dare un’immagine sempre più completa di Blauer USA, pur rimanendo fedeli al nostro heritage di capospalla, ma anche per un’esigenza di retail, per soddisfare le richieste che ci sono pervenute nel tempo dai vari corner e shop.

Come si compone la nuova collezione?
La collezione è per questa stagione ben divisa secondo i vari temi che la compongono. Il workwear della linea WRKWR, con modelli molto pratici e comodi e proposte di ispirazione militare, legata all’heritage di Blauer USA. Anche la linea PARACHUTE si ispira all’abbigliamento militare, ma presenta uno stile più trendy e colori vivaci di ispirazione hawaiiana. E lo stesso fa la linea Basic, in cui i capi classici del marchio vengono rivisitati nelle tonalità neon del green lime, del pink sky e del giallo. Il tema FUSION mixa diversi materiali e texture, come il Ripstop con il cotone oppure il raso con il neoprene, per dar vita a modelli ibridi dal forte impatto visivo e attenti all’estetica contemporanea. Infine, l’attenzione di Blauer USA alla sostenibilità con la linea ECO, grazie al recycling e all’upcycling e alla produzione etica di tessuti e imbottiture a basso impatto ambientale, come OUR-OCEAN REPREVE, ricavato dalla plastica raccolta negli oceani e l’eco-piuma Sorona.

E la nuova parte dedicata al beachwear?
C’è anche la donna, ma è soprattutto uomo, con boxer e costumi da abbinare a t-shirt e polo ricamate, bicolor oppure tinta unita, délavé o in tessuto tecnico. La maglieria da uomo è a mio parere molto ben sviluppata in questa collezione.

Il key-piece della collezione?
Uno dei must di Baluer USA è la pelle e per la SS’24 abbiamo un nuovo bomber motociclista che penso funzionerà molto bene e piacerà molto. L’ispirazione viene dal disegno di uno scudetto reinterpretato in una palette di grigi delicata, ma davvero di effetto.

Come sta andando l’azienda?
Blauer USA sta vivendo un momento di crescita, siamo focalizzati sul retail, con le due recenti aperture di Rimini e Catania di cui parlavo prima, poi, a breve Roma e, inoltre, stiamo valutando Torino oltre a nuovi vari corner in department store. Anche l’estero è un focus importante, il Paese in cui Blaue èr più fortie è la Germania e a seguire la Spagna e stiamo cercando di entrare anche in Francia e in Gran Bretagna, per quanto riguarda l’Europa. Inoltre, stiamo guardando anche ai mercati extra europei, stiamo apportando dei cambiamenti interni a livello commerciale proprio per provare ad approcciare anche altri Paesi.

Avete deciso di non partecipare al Pitti, lo avete fatto già con la scorsa collezione e adesso avete proseguito in questa direzione anche per la SS ’24, si può dedurre quindi che sia stata una buona scelta?
Con la pandemia, si è presentata una necessità che era quella di uscire prima con la collezione rispetto alle tempistiche standard e, dunque, era impossibile presentare a Pitti. Poi, abbiamo mantenuto questa scelta, anche perché attualmente gran parte del fatturato delle vendite lo facciamo prima dei giorni in cui si svolge Pitti. Essere presenti a Firenze, con le vendite già quasi tutte completate, non è in questo momento per noi utile. Sembra, però, che stiano pensando di anticipare le date, proprio perché anche altri come noi hanno iniziato ad anticipare le vendite e stanno cercando di soddisfare queste nuove esigenze. Il covid ha cambiato un po’ il modo di vendere e ha modificato le tempistiche, ma Pitti resta senza dubbio una delle fiere più importanti. La nostra non è una scelta per la fiera in sé, ma solo per questioni legate alle date.