La casa di moda italiana ha inaugurato nel suo Gucci Garden a Firenze una nuova mostra dedicata ai suoi 102 anni di storia, aperta al pubblico dal 15 giugno. Gucci Visions è un omaggio alla maison, ai suoi modelli iconici, ai direttori creativi che si sono succeduti e ai maestri artigiani con il loro straordinario talento. L’exhibition vuole essere una vera e propria esplorazione dei codici ereditari di Gucci e vuole rivelare lo spirito d’avventura, di innovazione e il potere creativo che da sempre animano la maison.

Sviluppata sui tre piani dell’antico Palazzo della Mercanzia di piazza della Signoria, 10, che ospita il Gucci Garden, la mostra è un percorso illustrato che si snoda attraverso date, eventi e figure chiave. Oltre ad invitare il visitatore ad ammirare le iconiche creazioni della Casa, come la borsa Bamboo, il monogramma GG, il motivo Flora, la valigeria o ancora gli abiti realizzati per le celebrità in questi decenni e il lavoro iniziato da Guccio Gucci, condiviso e portato avanti dai più recenti direttori creativi della maison, da Tom Ford a Frida Giannini e Alessandro Michele, la mostra vuole porre in particolare modo un accento sulle origini e sulla storia, fino al presente e al futuro, rivelando il rapporto tra Gucci e il mondo del Metaverso.

Fashion
Nella sala Fashion è esposta una selezione dei look che hanno definito il decennio in cui sono stati creati – dagli anni Sessanta ai giorni nostri – scelti con cura dall’Archivio Gucci e disposti in modo da creare coppie di modelli in dialogo tra loro. Tra i più emblematici il completo in velluto rosso presentato da Alessandro Michele per l’A/I 2021 che celebra la prima versione di Tom Ford per l’A/I 1996, il mini-abito in pelle scamosciata nera degli anni ’70 rivisitato da Frida Giannini nel 2014 e un abito con motivo Flora dei primi anni Settanta rivisitato da Alessandro Michele per l’A/I 2017 con l’aggiunta di serpenti.

Flora
La sala Flora esplora l’iconico motivo commissionato da Rodolfo Gucci all’artista e illustratore italiano Vittorio Accornero de Testa nel 1966. Apparso per la prima volta su un foulard di seta il motivo è diventato un emblema della maison e del suo amore per il mondo naturale. La sala si divide in due sezioni: nella prima, colonne digitalizzate sono collocate all’interno di un gigantesco giardino scultoreo di fiori; nella seconda è presente una caleidoscopica piramide nel cui interno il motivo viene riflesso sul pavimento, sul soffitto e sulle pareti, creando una sensazione di infinito. Immancabile l’eau de parfum Gucci Flora Gorgeous Gardenia, che pervade con il suo profumo le due sale.

Codes
In questa sala i visitatori sono circondati dagli emblematici motivi che hanno caratterizzato i 102 anni della storia di Gucci. Immancabile quindi la lettera G in tutte le sue molteplici varianti, il morsetto equestre e il nastro web, protagonisti di un’animazione coinvolgente studiata ad hoc per rivelare quanto la maison, attraverso il lavoro dei diversi direttori creativi, sia riuscita a rielaborare tali icone nel corso degli anni.

Bamboo
La sala Bamboo vuole essere un omaggio ai quasi otto decenni di questo modello timeless, la cui storia inizia nel 1947, con Guccio Gucci, quando la scarsità di materie prime nel dopoguerra lo indusse a dar vita a un nuovo stile di borsa con il manico in bambù sagomato e brunito. Lo stesso modello è stato poi rivisitato dai direttori creativi che hanno costantemente reso omaggio al suo design. Nella sala sono esposte versioni del passato e del presente della borsa Bamboo 1947, con l’obiettivo di mostrare e dimostrare quanto questa icona abbia nel tempo trasceso le proprie origini, diventando da accessorio pratico e funzionale, metafora della creatività che contraddistingue la maison.

 

Icons
Dalla borsa Bamboo 1947 – che rappresenta l’inventiva e la maestria artigianale di Gucci – alla Horsebit 1955 – che celebra le origini equestri del brand – fino alla Jackie 1961 – con la sua silhouette a mezzaluna e la chiusura metallica a pistone, simbolo di un’eleganza disinvolta. La sala Icons si presenta come una vetrine di queste tre creazioni leggendarie, presentate attraverso oltre 400 versioni, disposte su ripiani specchiati che rivelano la creatività della maison a 360°.

Travel
Omaggio agli articoli di valigeria voluti da Guccio Gucci quando fondò nel 1921 la maison. Esposti in nicchie su sfondo di animazioni LED che prefigurano infiniti percorsi futuri, gli articoli in mostra vanno da un raro astuccio da toilette in pelle di vitello degli anni Quaranta e una splendida valigia degli anni Cinquanta, con stampa Rinascimento, a modelli degli anni Sessanta e Settanta, con i più classici motivi Gucci, fino alla collezione Gucci Savoy del 2022, che strizza l’occhio al passato della Maison.

Stars
Stars celebra la centenaria simbiosi fra Gucci e celebrità e creativi di primo piano: dai primi incontri di Guccio Gucci con l’alta società all’hotel Savoy di Londra alla crescente popolarità del marchio nel i jet set internazionale a partire dagli anni ’50. Protagonisti nove abiti su misura, ciascuno dei quali è stato creato per una celebrità del cinema o della musica.

Metaverse
Dall’inizio del nuovo millennio, lo spirito pionieristico di Gucci ha permesso alla Casa di assumere un ruolo all’avanguardia nell’universo digitale, imponendosi come forza innovatrice a livello globale nell’ambito del Web3 e del Metaverso. La sala Metaverse è dotata di una poltrona da gaming di ultima generazione dalla quale i visitatori hanno accesso ad una prospettiva completa su recenti iniziative della maison in questo ambito: Gucci Town su Roblox, Gucci Vault Land in The Sandbox e Otherside Relics by Gucci, realizzato in collaborazione con Yuga Labs.