Libri curiosi e pietre miliari della letteratura d’arte in tutte le sue declinazioni. Che siano saggi, cataloghi di mostre, libri fotografici o monografie di artisti contemporanei.
• “Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli”, Electa
Il volume, che accompagna la grande retrospettiva inaugurata il 17 ottobre alla Triennale di Milano, onora il lavoro e il pensiero di Enzo Mari – designer e teorico scomparso il 19 ottobre 2020 all’età di 88 anni – attraverso un dialogo con il curatore Hans Ulrich Obrist. Oltre 60 anni di attività si dipanano attraverso l’esposizione di progetti, disegni, materiali inediti di archivio, saggi e interviste, in un percorso strutturato in 19 Piattaforme di Ricerca che ci ri-consegnano la sensibilità di Mari, designer, artista, critico e teorico. Il pensiero di Mari, che nasce come artista legato all’arte cinetica e programmata, si può descrivere con le parole di Obrist: “Per Enzo tutto ruota intorno all’oggetto e solo il buon design è destinato a trionfare”. Per Mari il design era sinonimo di conoscenza e nella sua pratica ha sempre cercato la pulizia delle linee, con un’immensa capacità progettuale di dare forma all’essenziale, e in questo risiede proprio la profonda attualità del suo pensiero. Il libro, che esce con cinque copertine differenti e più di 700 illustrazioni, contiene un approfondimento monografico, il catalogo completo delle opere, interviste e testi critici e una sezione di contributi di artisti e progettisti internazionali invitati a rendere omaggio alla figura di Enzo Mari attraverso installazioni site specific e lavori commissionati per l’esposizione. Fra questi, oltre a Tacita Dean, Adrian Paci e Danh Vö, c’è anche Nanda Vigo, che in un’opera progettata prima della sua scomparsa – avvenuta il 16 maggio 2020 – reinterpreta con la luce uno dei lavori più conosciuti di Mari, “16 animali” e “16 pesci”.
• “Viceversa. Il mondo visto di spalle”, Eleonora Marangoni, Johan & Levi
Un saggio che, attraverso più di 100 immagini, descrive le valenze simboliche e la cifra poetica dei soggetti raffigurati di spalle, partendo da dipinti e fotografie, con alcuni riferimenti al cinema e alla video art e con molti rimandi alla letteratura. “Certe teste, il colore e la consistenza di certe capigliature, mi lasciano segni indelebili”, scriveva Seymour Glass in “Seymour, un’introduzione” di JD Saliger. Lasciano segni indelebili, perché dotate di un potere immenso, che è quello di scatenare la nostra immaginazione. Quando incontriamo una schiena, una nuca, una figura di spalle, siamo portati a immaginare un volto, un’espressione, uno stato d’animo: un esercizio di fantasia che ci affascina. Queste immagini sono allo stesso tempo anonime e universali, onnipotenti e fragili, ribelli e timide, ironiche e struggenti, candide e sensuali, sempre cariche di suggestioni. La più celebre fra le Rückenfiguren della pittura occidentale è il “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, emblema del pensiero romantico e modello d’ispirazione per intere generazioni di artisti, che lo reinterpreteranno facendone di volta in volta l’emblema del senso d’infinito, del sentimento di comunione con la natura, del concetto di libertà. Ma le figure di spalle non sono un’invenzione romantica, così, tra le 126 immagini del volume, trova spazio anche “Flora di Stabia”, una delle prime immagini di spalle della storia dell’arte. In questo affresco di epoca romana, oggi conservato al Museo Archeologico di Napoli, Flora è ritratta mentre coglie dei fiori, quasi fosse troppo impegnata a voltarsi verso di noi che la osserviamo. Che siano voltate per distrazione o per ribellione, per provocarci o per sedurci, per sfuggirci o per allontanarsi, queste figure, colme di supposizioni e al tempo stesso prive di pregiudizi, ci costringono a soffermarci su di esse e a guardare il mondo da un punto di vista diverso, aprendo le porte alla meraviglia. L’AUTORE: Eleonora Marangoni è nata a Roma nel 1983 e lavora come copywriter nel campo del design e della comunicazione. Specialista di Marcel Proust, ha esordito in Francia con un saggio sull’influenza della pittura nella Recherche (“Proust et la peinture italienne”, 2011, pubblicato in Italia “Proust. I colori del tempo”, 2014), dedicato al rapporto tra colore e letteratura. Il suo romanzo “Lux”, 2018 ha vinto il Premio Neri Pozza 2017, il Premio Opera Prima 2019 ed è stato candidato al Premio Strega 2019.
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“A Little Feminist History of Art”, Charlotte Mullins, Tate Books
Un piccolo volume che celebra uno dei più ambiziosi, influenti e longevi movimenti artistici del ventesimo secolo: l’arte femminista.Emerso alla fine degli anni ’60, quando le artiste donne lottavano per competere in un’arena dominata dagli uomini, il movimento artistico femminista ha svolto un ruolo di primo piano nel mondo dell’arte negli ultimi cinque decenni. Presentando opere uniche, che rispecchiano la vita e l’esperienza delle donne, il mutare della loro posizione di artista in quanto donne e l’impatto degli ideali femministi e della politica sulla cultura visiva, il libro affronta temi come la disuguaglianza di genere, la sessualità, la vita domestica, le esperienze personali e il corpo femminile. Attraverso il loro sguardo, le artiste femministe hanno saputo spostare l’attenzione su questioni sociali fondamentali, ponendo al centro le idee sul genere, l’identità e la forma, abbandonando quel formalismo estetico tipico dell’arte in voga fino a quegli anni. Criticando il pensiero sulle aspettative culturali e gli stereotipi delle donne, queste artiste hanno lottato per l’uguaglianza e contro la mercificazione del corpo femminile. Questo libro esplora alcuni dei pezzi d’arte più importanti nati da questo movimento, svelando al lettore alcuni dei lavori realizzati dai tardi anni ’60 fino ai giorni nostri, attraverso più di 60 immagini di disegni, dipinti, fotografie, sculture, installazioni e performance. L’AUTORE: Charlotte Mullins è una critica d’arte e scrittrice. Ha scritto svariate volte di artiste donne come Rachel Whiteread, Cecily Brown, Rachel Lumsden, Jenny Saville, Cathy de Monchaux, Sue Arrowsmith, Susanne Kühn, Susie Hamilton e Paula Rego. Ha pubblicato numerosi libri, incluso “Lives of the Great Artists”, 2008 (un libro per bambini scritto con lo pseudonimo di Charlie Ayres), “Picturing People”, 2015 e “Rachel Whiteread”, 2017 ed è regolarmente ospite di BBC Radio 4’s Front Row e Saturday Review.