65 anni di Barbie! Per celebrare l’anniversario della bambola più celebre di sempre, il Design Museum di Londra, in collaborazione con Mattel, ospita la mostra “Barbie: The Exhibition”. 250 oggetti tra case, playset e accessori e 180 bambole, compresa la rara prima edizione di Barbie del 1959, il prototipo della Talking Barbie e la più venduta di sempre, con dieci milioni di pezzi, la Totally Hair Barbie del 1992, sono in esposizione, in un allestimento mozzafiato a cura del Sam Jacob Studio, nella mostra londinese, fino al 25 febbraio 2025.
“Barbie: The Exhibition” traccia l’evoluzione della moda, dell’arredamento e del design negli ultimi 65 anni attraverso quella della bambola più famosa al mondo. I visitatori potranno ammirare le Barbie che hanno fatto la storia, dalla prima Barbie che si “muove” alla prima Barbie che “parla”, con un impatto culturale nel corso dei decenni che l’ha resa un’icona insuperabile. La mostra ripercorre, inoltre, i cambiamenti che Barbie ha avuto nel suo aspetto, in relazione anche all’evoluzione culturale e sociale e in merito a diversità e inclusività.
Tra i pezzi più cool della mostra ci sono la Sunset Malibu Barbie del 1971, una delle più popolari degli anni ’70, e la Day to Night Barbie del 1985, creata per rappresentare la rivoluzione del mondo del lavoro femminile negli anni ’80, con un tailleur da lavoro rosa che si trasforma in un elegante abito da sera. Inoltre, la prima Barbie nera, la prima ispanica e la prima asiatica, oltre alle inclusive Barbie con sindrome di Down, Barbie in sedia a rotelle e barbie curvy.
I visitatori potranno trovare anche l’esclusivo prototipo della Talking Barbie del 1968, proveniente direttamente dagli archivi Mattel di Los Angeles, con il busto trasparente, per svelare ai possibili clienti il meccanismo vocale della bambola, attivabile mediante un cordino. E non mancano, la migliore amica di Barbie, Midge e anche Christie e Teresa oltre alla sua sorella minore Skipper e un’intera sezione dedicata a Ken, fin dalla sua prima creazione nel 1961.
Ma, prima di tutto, all’ingresso della mostra, gli spettatori si troveranno di fronte la “Number 1 Barbie”, il primo modello lanciato da Mattel nel 1959, oggi ricercatissimo. La bambola in esposizione, acquisita dal Design Museum nella sua collezione, grazie al supporto della Conran Foundation, indossa un costume da bagno bianco e nero ed è dipinta a mano, una prima edizione particolarmente rara, con piedi appositamente forati per essere esibita su un piedistallo. A corredo andranno, inoltre, in onda filmati d’archivio del primo spot pubblicitario, anch’esso risalente al 1959, dimostrazione di come Barbie da “bambola” si sia presto trasformata in “brand”.
“Barbie: The Exhibition” offre uno sguardo esclusivo sul dietro le quinte dei processi di design di Mattel, svelando dettagli come creazione innovativa dal punto di vista tecnico e dei materiali. Un incredibile viaggio nell’universo Barbie che svela come è stata creata e gli accessori che insieme hanno contribuito a “plasmare” l’universo in cui vive.
Un raro esempio della primissima Casa dei Sogni di Barbie del 1962, realizzata in cartone con design tipicamente modernisti per il periodo, è in esposizione insieme alle altre case di Barbie come quella di montagna o la stazione spaziale e ad alcuni veicoli, come la prima automobile del 1962 e il primo camper del 1971, tutti testimonianza dei gusti e delle tendenze delle diverse epoche, in grado di proporre un design moderno, ma accessibile e non solo desiderabile.
Infine, la moda, che rappresenta un tema centrale di questa mostra, con dozzine di outfit Barbie originali, a dimostrazione del suo essere prima di tutto una fashion doll e, allo stesso tempo, di avere un forte impatto sullo stile, come raccontano le innumerevoli collaborazioni con grandi designer.
“Barbie rappresenta forse uno degli esempi maggiormente riconoscibili a livello globale di un mondo con prodotti ed elementi di graphic design unici, che a sua volta ha ispirato tantissimi artisti. Una storia di design che rappresenta un tema affascinante per il nostro museo”, afferma Danielle Thom, curatrice di “Barbie: The Exhibition”.