Il 17 marzo è la Giornata mondiale del sonno. Dormire è un comportamento naturale dell’uomo, ma farlo bene risulta sempre più complicato, a causa dello stile frenetico della quotidianità, dell’esplosione dei device e dello stress che tutto ciò è in grado di portare. Vicente Mera – Responsabile di Medicina Interna, Medicina Anti-Age (per cui ha ricevuto un European Award nel 2021), Medicina Anti-Tabacco e Sonno presso la SHA Wellness Clinic di Alicante – ci svela tutto ciò che ruota attorno al sonno, spiegando i tanti motivi per cui è molto importante dormire bene e, al contrario, le tante cause che un cattivo sonno può portare, a breve e a lungo termine.

Sonno, una parola dentro cui è contenuto un universo. Molti aspetti sono legati al sonno. Dottore, le andrebbe di spiegare quali sono e perché è così importante dormire?
Prima di tutto è fondamentale distinguere le tre attività che svolgiamo di solito contemporaneamente, ma che non sono esattamente la stessa cosa: “chiudo gli occhi”, “dormo” e “riposo”. L’obiettivo è riposare, non solo dormire o chiudere gli occhi. Durante il vero sonno, quello rilassante, resettiamo il cervello, rilassiamo i muscoli e fermiamo la digestione. Pertanto, se una notte ci capita di non riuscire a dormire bene, il giorno dopo ci sentiremo come annebbiati. E questo inevitabilmente interferisce con i processi cognitivi, con una bassa energia vitale, con i crampi muscolari, la stanchezza, l’indigestione e il gonfiore addominale. Se il problema persiste inizia, inoltre, un accelerato processo di invecchiamento, che mette a repentaglio la qualità e la durata della vita.
Al giorno d’oggi possiamo decifrare l’impatto del sonno scadente sulla lunghezza dei telomeri, su bambini e su adulti, stabilendo che peggio si dorme, meno si vive.
Molti sono i fattori che promuovono e disturbano un sonno sano. I più comuni sono il cibo, l’esercizio fisico, lo stress, la luce, la temperatura e gli ormoni.
Mantenere un’alimentazione sana, un esercizio fisico moderato e costante, una gestione adeguata dello stress, una temperatura equilibrata nella stanza e un adeguato equilibrio ormonale – che riguarda principalmente cortisone, la melatonina, la tiroide e ormoni sessuali – aiuta senza dubbio sia ad addormentarsi sia a continuare a dormire bene.

Troppe volte, infatti, si dà poco peso al fatto di dormire poche ore la notte. Come e quando riconoscere un sonno di cattiva qualità? 
In passato era necessario sottoporre il paziente ad un’intera nottata in ospedale, una situazione un po’ disagevole quindi. Oggi, con l’esplosione dei cellulari, dei braccialetti e dei nanodispositivi, possiamo valutare la qualità del sonno direttamente a casa, in totale comfort. Alcuni specifici parametri includono la latenza del sonno, il numero di risvegli, le ore di sonno (profondo e REM), le limitazioni delle vie aeree, tra apnea o ipopnea (ndr, si parla di ipopnea quando si ha una riduzione parziale del respiro durante il sonno), associate alla riduzione del contenuto di ossigeno nel sangue, ovvero la desaturazione, il russare ed infine l’intensità di movimento di arti, mascella e occhi. Questo permette di fornire informazioni utili al medico che dovrà realizzare un protocollo ad hoc con trattamenti e terapie specifiche e mirate al graduale ripristino del ciclo naturale del sonno.

Quanto c’è di psicologico e quanto di clinico nei disturbi frequenti del sonno? 
La stragrande maggioranza dei problemi legati al sonno è dovuta a problemi “meccanici” che causano l’apnea notturna. Lo stress, l’ansia e l’iperattività rappresentano la seconda causa che sta alla base dell’insonnia. Gli interferenti ormonali (melatonina, tiroidei e sessuali) la terza.

Come e quanto l’alimentazione è legata al sonno? 
Ci sono molti eccitanti e depressori che interagiscono con i neurotrasmettitori. Il miglior depressore è l’alcol, mentre il peggiore eccitante è la caffeina.

È possibile, quindi, fare prevenzione e migliorare la qualità del sonno?
Assolutamente sì, attraverso una sana alimentazione, un esercizio fisico costante e moderato, una buona gestione dello stress, dei periodi disintossicazione (ndrAdvanced Detox, ad esempio, è il programma di disintossicazione proposto da SHA Wellness Clinic, ideale per una profonda pulizia del corpo), un buon controllo ormonale e una sana digestione, controllata da un esperto. Questo è decisamente il modo migliore per prevenire.

Ci sono delle particolari abitudini che consiglia di adottare per aiutare a migliorare ulteriormente la qualità del sonno? 
La light therapy è un modo molto speciale di riequilibrare il sonno. La luce, infatti, attraverso il nervo ottico, stabilizza il bilanciamento della melatonina e della serotonina, regolarizza i ritmi circadiani del sonno e migliora l’umore e l’appetito, oltreché la qualità del sonno.