Non dice ciò che le persone vogliono sentirsi dire e non consegna nessun piano nutrizionale, eppure il suo stile alimentare olistico sta cambiando la vita a migliaia di persone. Il segreto di Emanuela Caorsi, ex ingegnere strutturista laureata con 110 e lode, oggi affermata Holistic Nutritionist con più di 64mila follower su Instagram, è custodito in uno stile alimentare sano e naturale, che nulla ha a che vedere con pasti e spuntini proteici, maxi spese dispendiose e ore trascorse davanti ai fornelli. Il suo mantra è “ascoltare il proprio corpo”. I benefici che se ne traggono sono tanti, a partire dalla perdita dei tanto odiati chili di troppo, fino alla rinascita della pelle. Ma non solo.
Ciao Emanuela, ti va di presentarti?
In quella che definisco da sempre la mia prima vita ero un ingegnere strutturista, ho lavorato a Genova, a Milano e in Australia. Ed è proprio lì, in Australia, che è iniziato tutto. Da quando mi sono trasferita a Sydney ho scoperto la vera alimentazione healthy, che noi in Italia non conoscevamo ancora. Con il tempo ho capito che cambiando l’alimentazione si può davvero star meglio. Ho iniziato a seguire un sito che si chiama “My New Roots”( Le mie nuove radici), un faro che mi ha illuminata e che mi ha spinto ad abbandonare il mio lavoro da 80mila dollari per iscrivermi alla Canadian School of Natural Nutrition, una prestigiosa scuola canadese di nutrizione olistica, in cui ho conseguito il titolo di Holistic Nutritionist. Oggi sono una persona soddisfatta dalla vita. Mi definirei una micro-influencer e un’imprenditrice, perché emanuelacaorsi.it è un e-commerce, in cui vendo i miei e-book.
Tu promuovi uno stile alimentare che va decisamente controcorrente. Qual è il tuo punto di vista?
Ho studiato in Canada e non in Italia, proprio perché volevo un approccio innovativo all’alimentazione e al benessere che andasse oltre il conteggio di calorie e macronutrienti. Quello che condivido sui social e negli e-book non è “facile”. O, meglio, è comprensibile nel momento in cui una persona è pronta a ricevere e ad accogliere ciò che condivido. Non è semplice per chi è legato ai preconcetti e per chi si vuole sentire dire che quello che ha sempre mangiato è corretto. Può essere un po’ scomodo per certi versi, perciò, seguirmi. Per altri, invece, condividere il mio percorso e quelle che sono state le mie difficoltà, ha dato e dà la forza a tante persone. Moltissime di loro ogni giorno decidono di prendere in mano la propria vita, seguendo la mia guida del Body Love Reset 2.0, che è il perfetto punto di partenza per rendersi conto che cucinare può essere anche molto divertente!
Nella frenesia della quotidianità spesso non si ha tempo di trascorrere un’ora davanti ai fornelli.
Io amo cucinare, ma non ci resto più di mezz’ora al giorno. Non a caso le mie ricette le definisco in modo ironico “zero sbatti”. Perché va bene cucinare, ma se si riesce a farlo in modo sano e veloce ancora meglio, senza mai rinunciare al gusto. Siamo sempre di corsa, ma quando si comprende che mangiare bene fa realmente la differenza fa piacere dedicargli del tempo. E se si imparano alcuni trucchetti per mangiare bene, dedicando poco tempo alla cucina, il gioco è fatto.
Trucchetti e aneddoti che tu dispensi attraverso i tuoi canali social e i tuoi e-book. In “Riparto da me” (ed. Gribaudo) scrivi un concetto che spiega chiaramente il tuo punto di vista.
Sì, sarà il mio background da ingegnere, ma non posso esimermi dal paragonare il nostro corpo ad una macchina potenzialmente perfetta. Una macchina in cui ciascun pezzo è indispensabile e influenza il funzionamento di tutto il resto. Non so se ci avete fatto caso, ma ho scritto “potenzialmente” perfetta, perché siamo noi, con la nostra alimentazione, il nostro stile di vita e le emozioni che proviamo a determinare se il nostro corpo è una Ferrari nuova fiammante o un rottame che cade a pezzi.
Alimentazione, stile di vita ed emozioni sono fattori determinanti anche per la qualità della pelle. Quanto sono collegate alimentazione-bellezza?
Moltissimo. E parlo per esperienza, ho 35 anni e se metto a confronto la mia pelle a quella di molte ragazzine di vent’anni che mangiano “cibo spazzatura”, non c’è paragone. La pelle è il nostro organo emuntore (elimina tossine) più grande. Se intestino e fegato funzionano a dovere, è raro che si manifestino problemi alla pelle. Se, al contrario, il nostro intestino è intasato e ci sono più batteri cattivi che buoni, le tante tossine che non riescono ad essere smaltite continuano a rimanere in circolo e vengono eliminate attraverso la pelle manifestandosi sotto forma di incarnato spento e impuro, acne, brufoli…
Il problema può essere risolto affidandosi all’alimentazione olistica. E per un risultato più “veloce” ci sono quelli che tu chiami Reset. Di che cosa si tratta?
Il metodo del Reset nasce dalla rielaborazione di una cosa che esiste da sempre: la dieta dell’eliminazione, effettuata solitamente a scopo medico per scoprire eventuali intolleranze. E, quindi, eliminare temporaneamente degli alimenti per poi reinserirli gradualmente, per scoprire la reazione del proprio corpo. Il valore aggiunto del Reset, per come lo concepisco io, è il fatto che permette di ottenere l’auto-consapevolezza, per non avere più bisogno di una persona che ti dica: “questo ti fa bene, questo no”. Con il Reset si diventa autonomi, questa è la svolta. E i risultati sono visibili ad occhio nudo. In una settimana, che è il tempo di durata, moltissime persone vedono scomparire completamente ritenzione idrica e diminuire la cellulite, che di fatto è un’infiammazione. Eliminando per una settimana glutine, latticini, zuccheri, si scoprono tanti nuovi ingredienti, ricette deliziose e ci si sente bene come non ci si è mai sentite. Mangiando e sentendosi appagate dai pasti.
Quindi uno degli obiettivi dei Reset è anche quello di aiutare le persone ad imparare ad ascoltare il proprio corpo?
Esattamente. Non siamo abituati e questa cosa ci fa paura. Siamo convinti che l’alimentazione perfetta ce la debba dire qualcun altro, ma in realtà la conosciamo solo noi. Il corpo ha una capacità di auto-guarigione incredibile e raggiungere un auto-consapevolezza dell’80% è già un risultato grandioso.
Come si svolgono?
Più o meno ogni tre mesi propongo dei “Social Reset”. Per una settimana, centinaia di ragazze seguono insieme a me i principi del Reset, con l’obiettivo di fare il pieno di energia e creare nuove abitudini, come mangiare sano e imparare ad ascoltarci. Seguiamo insieme il menù che realizzo ad hoc, cuciniamo le ricette attraverso le dirette Instagram, per chi lo desidera, tutte le mattine pratichiamo yoga e molto altro. Al termine di questa settimana i benefici, come detto, sono moltissimi. Ti senti più sgonfia, più energica, più lucida e concentrata, la pelle diventa più luminosa, la ritenzione idrica è un lontano ricordo e, in più, ti senti così fiera di te stessa che la tua autostima salirà alle stelle.
Anche il colore degli occhi cambia, non è vero?
Sì! Anche gli occhi traggono grandi benefici da questo tipo di alimentazione e dai Reset. La sclera (il rivestimento esterno bianco del bulbo oculare) diventa bianca, quando, invece, molto spesso, appare gialla, a causa delle tossine e di tutto ciò che non viene liberato. E il bello è che il cambiamento si riscontra dopo poco, pochissimo, tempo, perché in fin dei conti il corpo vuole stare bene!
Ma come resistere alle tentazioni?
Con l’alimentazione olistica si riscopre il piacere di mangiare cibi sani anche quando si ha voglia di qualcosa di sfizioso. Non esiste il concetto di “sgarro”, perché ogni giorno si può mangiare quello che ci fa più piacere. Molte ragazze all’inizio del loro “percorso” mi chiedono come si può fare quando si ha voglia di patatine, dolci ecc. Il vero segreto è quello di godere di ciò che si mangia ogni volta, di non vederlo mai come una privazione. Non c’è mai l’eccesso, perché non c’è mai una privazione. Seguendo questo tipo di alimentazione, che non prevede alcuno schema alimentare e alcuna costrizione, arrivi ad amare così tanto quello che mangi che non viene nemmeno più la voglia di cibo spazzatura, ma invece di una fetta di pane con miele con della crema di mandorle. Questo è il vero shift, l’unico modo per rimanere sempre connessi.
Questo tuo modo di concepire l’alimentazione cambierà quando diventerai una nutrizionista?
Negli ultimi anni ho dato esami su esami, sto studiando tantissimo per diventare Dietista Nutrizionista. Ma il metodo non cambierà. Un mio paziente verrà da me una volta o al massimo due. Poi basta, non avrà più bisogno di me, sarà autonomo, e, se vorrà, potrà effettuare i Reset di una settimana.
E del digiuno intermittente cosa ne pensi? Questo è un altro di quegli argomenti molto discussi.
Ne penso bene, purché sia fatto con cognizione di causa. Non tutti i giorni, altrimenti il corpo si abitua a ricevere il cibo solo in quelle otto ore e il metabolismo alla fine non trae grandi benefici. Ci sono digiuni e digiuni però. Io personalmente sono più favorevole al digiuno 8/16, che consiste nel digiunare per 16 ore, nutrendosi nelle restanti otto ore. Lo considero più gestibile rispetto al digiuno di una giornata intera.
L’alimentazione olistica può sostituire il digiuno intermittente?
Sono due cose diverse e compatibili. Si può seguire l’alimentazione olistica e unire il digiuno intermittente. In generale il digiuno intermittente può aiutare nella stabilizzazione della glicemia e nella perdita di peso e può essere fatto da persone in salute. Chi ha patologie croniche è bene si confronti con il suo medico prima di iniziare a fare il digiuno intermittente. Il mio consiglio è quello di tentare con questo metodo solo se si ha un rapporto positivo con il cibo. Lo si fa perché si è consapevoli che faccia bene al proprio corpo, perché il benessere del proprio corpo è più importante del conteggio delle calorie.