Pinko e Patrick McDowell, nuovo Sustainability Design Director del brand, per la primavera/estate 2021 presentano la loro seconda collezione: la capsule collection Reimagine Pinko x Patrick McDowell. Portandosi a casa – per la seconda volta – un successo sorprendente. La collezione è audace, bella e ironica. Il messaggio forte, chiaro, rivoluzionario e lungimirante.

Patrick McDowell parla del suo speciale ruolo al fianco di Pinko e, in generale, nel settore moda.

Ciao Patrick! Si è parlato molto, moltissimo, di quello che tu e Pinko avete realizzato insieme. Una collezione davvero molto bella. Complimenti! E questa è un’ulteriore dimostrazione che nella moda – se si vuole – si possono fare cose belle anche in modo responsabile. Cosa ne pensi?
Grazie mille! Penso sia molto importante raccontare la storia per intero. Credo che le persone abbiano bisogno e vogliano più di un’immagine, vogliono sapere che vestire non è fine a se stesso, ma che rappresenta qualcosa.

Con Pinko e in particolare con il direttore creativo del brand, Caterina Negra, avete dato vita alla collezione Reimagine. Hai recuperato una serie di tessuti e materiali dall’archivio di Pinko e gli hai dato nuova vita.
Per la seconda Reimagine collection abbiamo recuperato dall’archivio un tessuto jacquard stampato con nuvole e lo abbiamo combinato con capi militari vintage, rifiniti con un tocco di brillantezza. Credo sia molto ironico utilizzare lo stile militare in questo modo. Per stravolgere ciò che rappresenta simbolicamente ogni capo.

C’è un capo che rappresenta per te il K-Piece della collezione?
Vado pazzo per la camicia con le frange Crystal! Perché è facile da indossare, la si può infilare nei pantaloni per andare sul sicuro o abbinarla a qualsiasi altro capo così come può diventare un pratico abito corto.

C’è bisogno di tanta – e nuova – energia in questo momento. Oltreché di tanta ironia. È questo ciò che vuoi trasmettere con Reimagine?
Per me, la sostenibilità è qualcosa da prendere sul serio e per la maggior parte delle persone è lo stesso. Spero di offrire un racconto e un’interpretazione di questo concetto divertenti e creativi, che le persone vogliano indossare e che abbia il minor impatto possibile sull’ambiente e sul Pianeta. Credo che la gente abbia ancora voglia di star bene, di mostrarsi bella, con un bell’aspetto. E noi stilisti abbiamo il compito di far sì che tutto questo accada, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Ad ispirarti molto sono la tua città natale e la tua famiglia.
Sì, mi definisco un designer della working class dell’Inghilterra del nord e penso sia molto importante rimanere fedele a quello sono e al luogo da cui provengo. Nel mondo della moda vediamo spesso un certo tipo di stilisti raggiungere il successo. Credo fortemente che con questo mio modo di essere – onesto e volto mentalmente verso quelle che sono le mie radici – posso aiutare ad aprire le porte ad altri stilisti come me. 

Come si comporterà la moda nel futuro prossimo riguardo al concetto di sostenibilità. Abbiamo davvero compreso secondo te l’importanza di questo concetto?
Credo che il prossimo passo sia far diventare questa nuova concezione di moda un modello di business quotidiano. Sappiamo tutti che migliora la qualità della vita di tutte quelle persone che lavorano in questo settore e in più che rappresenta un tema focus in ambito finanziario in termini di investimenti. C’è bisogno di un enorme cambiamento nel modello di business e anche di imprenditori creativi come me che spingano in quella direzione, per impostare un nuovo modo di fare le cose.

La scelta da parte di un big brand come Pinko di nominare un Sustainability Design Director è un messaggio forte e chiaro.
Esatto, e sono così orgoglioso che Pinko abbia deciso di fare questo grande passo in avanti, è il primo a farlo nel settore della moda. Personalmente, sono molto felice di aver creato questo nuovo ruolo e di poterlo ricoprire da Pinko.

Qual è il tuo segno distintivo? L’elemento che contraddistingue la tua cifra stilistica, a parte, naturalmente, al concetto legato alla sostenibilità.
Per me e per Pinko è il concetto di ironia glamour, condividiamo entrambi questo DNA.

Consigli di stile: qual è il capo e/o l’accessorio che non può mai mancare nel guardaroba di una donna secondo te?
Qualcosa che ti faccia sentire potente e speciale quando lo indossi, qualcosa che ti faccia sentire come se avessi raggiunto una nuova dimensione del tuo stile. Non dovremmo sottovalutare il potere che gli abiti possono avere.

all images, ph. Lorenzo Berni Fashion. opening, Patrick McDowell portrait.

E il capo che più di tendenza nell’estate 2021?
La mascherina, naturalmente! Quella di Pinko si può acquistare direttamente sul sito Pinko.com. Ne ho disegnate quattro per questa collezione, sono realizzate in seta e cristalli e sono molto comode da indossare.

Cosa ci dovremo aspettare in futuro dal rivoluzionario duo Pinko-McDowell?
Stay tuned! Sono in arrivo tanti contenuti sorprendenti, con Pinko stiamo sognando in grande e speriamo di dar vita a un cambiamento che sia duraturo e di forte impatto.