Dai graffiti sui bus alle collaborazioni con la moda, KAWS e il suo Mickey Mouse gigante in mostra a Brooklyn.
Da ragazzino, mentre frequentava il liceo della sua città natale aveva disegnato il suo tag sul tetto di un edificio in modo da poterlo vedere mentre era in classe, oggi, KAWS, alias Brian Donnelly (New Jersey, 1974), è uno degli artisti più conosciuti e amati e – dunque, neanche a dirlo – uno dei più quotati. Le sue celebri opere cartoon possono arrivare ad essere vendute anche per svariati milioni di dollari. A raccontarne i 25 anni di carriera, tra graffiti, disegni e dipinti, piccole e grandi sculture, oltre a una serie di lavori inediti, è il Brooklyn Museum con la mostra “KAWS WHAT PARTY”, fino al 5 settembre 2021. 

Spesso paragonato a Warhol per la capacità di unire il mondo dell’arte, della cultura pop e del consumismo attraverso semplici oggetti, KAWS raggiunge il grande pubblico alla fine degli anni ’90 con una delle sue più famose opere, COMPANION, una riproduzione in vinile di Mickey Mouse con la faccia da teschio e gli occhi sbarrati da una x. 

©KAWS, KAWSBOB 3, 2007, courtesy the artist and Pharrell Williams.

Quasi tutte le figure di KAWS, da SpongeBob, ai Puffi, passando per i Simpson e Snoopy, sono icone pop, conosciutissime e amatissime, che nelle sue riproduzioni assumono però tratti introversi, pose timide e riservate, quasi impacciate e addirittura impotenti, insomma tutto il contrario dei personaggi cartoon che sono, estroversi e sorridenti. 

“Pur partecipando a un ambiente culturale plasmato dall’immagine e dal consumo, KAWS sottolinea contemporaneamente la presenza costante di emozioni universali nel suo lavoro, come l’amore, l’amicizia, la solitudine e l’alienazione, un’enfasi che ora è più importante e rilevante che mai”, spiega Eugenie Tsai, Senior Curator John e Barbara Vogelstein Contemporary Art del Brooklyn Museum e curatrice della mostra. 

©KAWS, UNTITLED (KAWS), 1994, (ph. Farzad Owrang). Opening image, ©KAWS, NEW MORNING, 2012.

Dunque, l’innocenza infantile si fa nel lavoro di KAWS sottilmente minacciosa, quasi ai limite dell’inquietante, sottintendendo temi come la trasgressione e la sovversione e muovendosi sempre all’interno della ricerca e dell’esplorazione dei caratteri dell’umanità. A darne prova sarà anche, in occasione della mostra, l’installazione di una nuova grande scultura, commissionata dal Rockfeller Center, nella piazza adiacente allo storico edificio durante l’estate 2021. Inoltre, i visitatori del Brooklyn Museum potranno scorrere alcune delle collaborazioni che KAWS ha realizzato negli anni e con le più note fashion house e potranno interagire direttamente con l’artista, grazie all’app di realtà aumentata Acute Art.