Più volte ha dichiarato di voler trovare la sua strada per conto suo e di non voler essere definito da una sola etichetta. Nipote di una leggenda come Bob Dylan e figlio di Jakob Dylan, frontman dei The Wallflowers, Levi Dylan ha cercato da sempre il proprio posto nel mondo. Classe ’94, musicista, modello, attore, è un artista versatile, alla costante ricerca di stimoli, convinto della necessità di creare il proprio percorso da solo, senza farsi schiacciare dalle aspettative. Con un approccio umile e autentico: «Preferisco essere strategico e onesto con me stesso ogni giorno, in modo che il cammino sia meno incerto e più coerente con i miei sogni».
Ciao Levi, è un piacere per noi parlare con te. Come stai? È un buon periodo della tua vita?
Grazie a voi. Questo è un ottimo periodo della mia vita. Sono stato in bilico su quella linea sottile tra speranza e disperazione, penso che la maggior parte di noi l’abbia fatto. Ma ora sono dal lato giusto.
Cosa significa per te essere un artista? Come definisci l’arte?
Essere un artista non ha un significato specifico per me, penso che tutti siamo artisti a proprio modo. Ognuno vede il suo lato della storia e il modo in cui lo dipingi è unico per te e solo per te. Definisco l’arte come un’opinione, a volte sei d’accordo, a volte no, ma comunque è la visione di qualcuno ed è valida.
Sei un attore, modello e musicista. In quale di questi ruoli ti senti più a tuo agio?
Non mi sento mai a mio agio ed è questo che mi spinge a inseguirlo per cercare di esserlo. Impari molto su te stesso nel processo, sia nel bene sia nel male ed è questa la parte affascinante.
Hai suonato in una band. Sei ancora in qualche modo legato al mondo della musica adesso?
Suono nel mio tempo libero per me stesso, non faccio parte di una band. Una volta ne facevo parte, ma tutti i miei amici sono diventati più bravi di me. Ora posso stare a guardare loro avere successo e questo mi dà la stessa soddisfazione.
Cosa pensi del mondo della moda?
Adoro la moda, la buona moda. Alcune delle cose più stravaganti le trovo abbastanza divertenti e per quanto mi riguarda, penso che potrei definirmi un tipo da “uniforme”. Mi mantengo su uno stile semplice e, credo, che possa essere anche di buon gusto. Chi lo sa!
Hai un mentore o qualcuno a cui ti ispiri? Una musa?
Non ho un mentore specifico, ma ci sono molte persone a cui guardo. Possono essere chiunque, sono intorno a te. Amici, familiari, il tizio che porta a spasso il cane alle 5 di pomeriggio. Non importa.
Ti piace vivere a Los Angeles? C’è un luogo che consideri il tuo santuario?
Ho delle riserve a volte riguardo al vivere a Los Angeles. Ma alla fine della giornata è casa mia, sono nato e cresciuto in quella città. Per quanto riguarda il santuario, io sono il mio santuario. “Imposto il tono” e faccio in modo che ovunque mi trovi mi senta al sicuro.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Cerco di non speculare su ciò che potrebbe o non potrebbe accadere nel futuro, perché di solito non va come immaginavi, nel bene o nel male. Preferisco essere strategico e onesto con me stesso ogni giorno, in modo che il cammino sia meno incerto e più coerente con i miei sogni.
Qual è il tuo sogno?
Il mio sogno è quello di diventare un giocatore NBA. Caspita, avrei voluto essere più alto!
Talent: Levi Dylan @levidylan6
Photographer: Yu Tsai @yutsai88 @yutsaiphoto
Photographer assistant: Peter Phan
Stylist: Oretta Corbelli @orettac
Groomer: Sonia Lee @sonialeeartistry
Producer: Trever Swearingen @88phases @tdswearingen
Producer assistant: Clayton Berg
Digital Tech: Luis Jaime @ljaime
Casting: Alex Torres @alexctorres