Dal 24 maggio al 2 giugno2024, presso la Fonderia Napoleonica a Milano è in arrivo una mostra che celebra la straordinaria arte orafa italiana. L’autore di questa retrospettiva è Giovanni Raspini che, a grande sorpresa, ha deciso di mettere da parte in questa occasione i suoi gioielli per dare spazio a creazioni uniche realizzate con pietre e minerali naturali.
“Pietre, quindi, non adoperate in gioielleria e che non provengono dal mondo della gemmologia, ma da quello della mineralogia”, come spiega Raspini. E ad anticipare l’entità della mostra è proprio il nome che le è stato dato: “Superstones, Gioielli dal cuore della Terra“.

 

“C’è un mondo infinito di pietre che, se lette e capite, possono essere interpretate e utilizzate anche per la creazione di gioielli”. Da qui è partito tutto. Non era in programma alcuna mostra per Giovanni Raspini, tutto è nato da alcuni disegni e dalla passione e dalla ricerca di pietre particolari che hanno dato l’ispirazione a lui e al suo team per la realizzazione di questa mostra.
“Ho pensato a ‘Superstones’ con l’idea eccentrica di sostituire nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme – spiega il designer e fondatore dell’omonimo marchio – utilizzare cristalli lucenti, minerali dalle forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche”.

I pezzi chiave di questa mostra che vede protagoniste trenta creazioni orafe – tra grandi collane, grossi anelli, bracciali avvolgenti e una preziosa tiara – sono state progettate utilizzando minerali provenienti da ogni parte del mondo come ametista, fiori di ametista, celestina, calcopirite, silvite, azzurrite e uva calcedonio. Così come malachite russa – un blocco di pietra da cui sono stati realizzati dei pappagalli tramite la tecnica di fusione a cera persa – o come il rame nativo, estremamente puro. Ma non solo.

Un lavoro minuzioso e corale svolto da Giovanni Raspini e da artigiani talentuosi, ricercatori ed esperti del settore, che ha dato vita ad una mostra che ha come focus le potenzialità artistiche,  messe in atto da Raspini, delle pietre scelte per le sue creazioni.
“È una sfida importante quella di ‘Superstones’ – afferma il designer – poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi”.
Dopo la prima tappa a Milano la mostra si sposterà a Roma, dal 7 al 9 giugno, prima di effettuare un’ultima tappa a Catania dal 28 al 30 giugno ed essere infine trasferita definitivamente a Palazzo dei Topi d’Argento, spazio espositivo narrativo dell’azienda.