Ideato con una combinazione decisamente innovativa per l’epoca, fondendo magistralmente due materiali ancora inediti: la celluloide e il metallo, il modello Zilo di Lozza, nato negli anni ’40, entra nella storia dell’occhialeria italiana, ottenendo l’iscrizione nel Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, progetto pensato per tutelare la proprietà delle eccellenze nazionali e uno strumento per la valorizzazione del made in Italy.
Affermatosi negli anni come uno tra gli occhiali icona di Lozza, lo Zilo ha fatto la storia del costume in Italia: milioni i pezzi venduti nel secondo dopoguerra, un Oscar della Moda negli anni ’60 e un vero e proprio fenomeno negli anni ’70, diventando un occhiale di culto e il simbolo di un decennio. È stato indossato da figure celebri delle arti e dello sport e ha accompagnato il Paese in momenti significativi della sua storia, circondandosi così di un’aura di prestigio e autenticità e classificandosi come un simbolo di eccellenza e orgoglio nazionale.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento, un premio speciale al modello Zilo che non solo celebra il suo design e la sua qualità artigianale, ma anche la sua importanza nella tradizione degli occhiali italiani – ha commentato Barbara De Rigo, Chief Marketing Officer di De Rigo – È un tributo alla visione creativa e al lavoro svolto da Lozza nel mantenere viva e vibrante questa parte del patrimonio culturale italiano, contribuendo al suo prestigio a livello internazionale”.
Non a caso, Lozza – marchio di occhiali più antico d’Italia, nato a Biella nel 1878, a sua volta insignito del prestigioso titolo di marchio storico – ha continuato a inserire il modello Zilo nelle sue diverse collezioni, reinterpretandolo e dimostrando così la sua rilevanza nel mondo della moda e dell’eyewear. E, allo stesso tempo, rivelando anche la capacità del brand di adattarsi ai cambiamenti stilistici e alle esigenze dei consumatori.
Inoltre, per celebrare l’heritage di Lozza, a cui si deve la nascita del distretto dell’occhialeria bellunese, è stata creata “Una storia che si vede”, serie in otto episodi prodotta in grafica animata che, attraverso un mix di illustrazione realizzata a mano e collage fotografico, ne ripercorre la storia. Co-protagonista della serie è la maestosa sequoia gigante di Faé, sopravvissuta al disastro del Vajont, testimone del legame del brand con il proprio territorio. Per la realizzazione di ogni episodio, partendo dagli archivi e dai modelli più iconici di Lozza, sono stati inseriti elementi e colori che potessero rappresentare nel modo più fedele possibile ogni decade di riferimento.