Il colore simbolo di Barbie, il rosa shocking, si unisce alle icone del design italiano di Kartell per una speciale serie di giocattoli da collezione oltre a pezzi a dimensione adulto. Cinque delle sedie che hanno fatto la storia del design made in Italy e di Kartell – i modelli AI, Venice, Louis Ghost, Masters, Ero/s – sono le protagoniste di “Barbie x Kartell seating collection”, che include anche la prima collezione Barbie Signature di mobili per bambole.
“Barbie x Kartell seating collection” esplora il futuro delle materie plastiche attraverso materiali innovativi che tengono presente la sostenibilità, tra cui il bambù e l’imballaggio in carta riciclata al 100% FSC. Kartell, inoltre, durante la Milano Design Week presenta due riproduzioni in edizione limitata delle sedie Masters e Louis Ghost, disponibili esclusivamente per gli appassionati di Barbie su Kartell.com.
“Mattel e Kartell, il cui rapporto dura da oltre quindici anni, si uniscono ancora una volta in modo visivamente sorprendente, rivolgendosi alla comunità del design e dei collezionisti”, ha dichiarato Kim Culmone, Vice Presidente Senior e Responsabile Globale del Design delle Bambole per Mattel.
“La trasformazione delle nostre sedie in irresistibili giocattoli per i fan di Kartell di tutte le età ci ha anche permesso di estendere la nostra partnership con Mattel dopo il recente successo con I Componibili e le carte da gioco UNO”, afferma Lorenza Luti, Direttore Marketing e Retail di Kartell. Recentemente, infatti, Mattel e Kartell hanno lanciato il gioco di carte UNO X Kartell.
Durante il Salone del Mobile, la collezione Barbie x Kartell sarà in esposizione nel pop-up di Mattel Creations presso “The Vogue Italia Closet” di Condé Nast, che occuperà una delle cinque sale espositive a partire dal 16 aprile 2024. Come parte di questa mostra della durata di una settimana, Mattel Creations esporrà alcune collaborazioni passate e mostrerà come Mattel Creations funga da tela bianca per i creatori, designer e artisti più innovativi di oggi e di domani, dove i giocattoli diventano arte e l’arte diventa giocattoli.