Sono trascorsi dieci anni dall’esordio di Nicolas Ghesquière in qualità di Direttore Artistico delle Collezioni Donna Louis Vuitton, un ruolo che arrivò dopo una serie di infiniti successi e di numerosi riconoscimenti, e che il designer celebrò con una lettera: “Provo un’immensa gioia di essere qui, di sapere che la mia espressione stilistica possa essere un tutt’uno con la filosofia di Louis Vuitton. Con la sua tradizione ispirante da sempre rivolta al futuro e al mondo. Con la sua ricerca per l’innovazione e l’autenticità. Con il suo desiderio di eternità. Non c’è nelle ambizioni di ogni stilista il desiderio di creare qualcosa che possa essere considerato eterno?“, sono alcune delle frasi che Ghesquière ha voluto spendere per spiegare il suo entusiasmo riguardo alla sua nomina di Direttore Artistico.
E in effetti in occasione del suo esordio sulla passerella la prima borsa che presentò diventò subito un’icona, destinata a diventare un accessorio eterno della maestria artigianale, un oggetto che rappresenta l’espressione di molteplici punti di vista: l’estro di uno stilista, i segreti di un creatore di bauli, l’ingegno di un artigiano. La GO-14 è al tempo stesso principio e fine.
A distanza di dieci anni dal suo debutto lo stilista vuole oggi rendere omaggio alla sua GO-14, colei che ha segnato l’inizio di tutto, riconosciuta anche con il nome in codice “Ghesquière October 2014”, data della sua prima apparizione in passerella.

La nuova GO-14
Il 2023 vede dunque una rivisitazione della celebre GO-14, ora proposta con audaci dettagli di savoir faire come il motivo Malletage – rivestimento interno dei bauli da viaggio storici, ideato per tenere i documenti ordinati e al sicuro durante i viaggi – caratterizzato da diagonali che si intersecano tra loro.
Un tratto distintivo, una firma d’autore, definita da un lusso invisibile e diventato poi anche codice grafico per abiti e accessori.
Vi sono alcuni codici universali che esistono solo in Louis Vuitton. Si trattava solo di riappropriarsene e di trasferirli in un nuovo contesto“, ha raccontato lo stilista.

Realizzata in morbida pelle trapuntata, vellutata al tatto, è rifinita con impunture che enfatizzano il suo design curvo. Il processo creativo per lo sviluppo della GO-14 richiede venti passaggi, dal trattamento della patina per garantire una finitura satinata o toasté che esalti le delicate sfumature di colore, all’imbottitura arrotondata che richiede una tecnica altamente precisa per posizionare il rivestimento lungo 17 metri.

 

Come indossarla
La nuova GO-14 può essere indossata in molteplici modi per via della sua estrema versatilità che ne consente un utilizzo a spalla o a tracolla, con la nuova catena gioiello, al braccio o a mano, con la catena che può essere anche doppiata grazie ad un nuovo sistema a incastro con due semianelli, e infine tramite manico, che riconferma la borsa come eterno classico.