Lo Studio Trisorio di Capri presenta “Damnatio memoriae”: Francesco Vezzoli incontra Mimmo Jodice, mettendo in relazione la sua personale interpretazione della Storia con quella del Maestro napoletano della fotografia di avanguardia fin dagli anni ’60 e con le sue iconiche immagini dei reperti archeologici. Vezzoli, in particolare, sceglie di confrontarsi con la fotografia di Jodice – attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, ha contribuito all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale – che raffigura l'”Amazzone da Ercolano”, perché, come spiega: “È la prova che la bellezza dell’antichità persiste anche quando il reperto archeologico è ferito, mutilato o, in qualche modo, compromesso”.

MIMMO JODICE, AMAZZONE DA ERCOLANO, 2007, digital print on Hahnemuhle Fine Art baryta mounted on D-Bond 100 x 87 cm (framed), courtesy the artist and Studio Trisorio

Nell’allestimento della mostra caprese, a cura di Filippo Bisagni, alla fiera guerriera che è l'”Amazzone da Ercolano”, protagonista della fotografia di Jodice, si contrappongono due busti in marmo del Seicento e del Settecento dell’imperatore romano Caracalla, stratega avido e narcisistico che per affermarsi fu capace persino di condannare all’oblio la memoria dei suoi parenti. Su entrambi le sculture sono presenti con interventi artistici di Vezzoli.

Le vetrine della galleria, che ospita la mostra fino all’8 agosto 2023, invece è presente l’installazione di locandine di alcuni dei più noti film del genere cosiddetto dei peplum movies, realizzate da Francesco Vezzoli, che rievocano l’atmosfera delle sale cinematografiche vintage.