Ha da poco presentato il suo nuovo progetto discografico “Migliore di me”, che descrive come “un bel raccoglitore dei fatti suoi”. Francesco Di Lello, in arte dile, cantautore abruzzese con la passione per la scrittura, che vive come un’esigenza per esprimersi e raccontarsi, presenta il nuovo album, ulteriore tassello che si aggiunge al variegato puzzle musicale che sta costruendo e al quale lavora fin da giovanissimo. dile è autore di brani intimi ed introspettivi come “Mondocane” e “Duemilaventi, con cui conquista la cover di Indie Italy su Spotify, e prima di brani come “America”, di cui ha girato il video interamente tra le mura di casa durante la pandemia, ottenendo in poco tempo un successo incredibile, e “Rewind”, che ha superato i dodici milioni di ascolti. Con il nuovo album “Migliore di me” si mostra a 360 gradi e, grazie alla sua sensibilità artistica perfettamente tradotta in musica e in parole, trasposta chi lo ascolta nel mondo personale mondo.

 

Ciao Dile, ti va di presentarti e di raccontarci qualcosa di te?
È sempre difficile per me rispondere a questa domanda, diciamo che mi conosco meno di quello che forse dovrei. Scrivo canzoni e combatto con la mia ansia, tutto il resto che fa parte della mia vita è solo una conseguenza di queste due cose.

Quando nasce il nuovo singolo “ti capita mai”? Di cosa parla?
Nasce qualche mese fa, non ricordo di preciso quando. Parla di momenti e situazioni che si vivono quando si è in balìa di sentimenti contrastanti, come quando si ha voglia di piangere, ci si innamora per poi pentirsene in pochi secondi, ci si sente sbagliati e si desidera fuggire, ci si sfoga con gli amici in cerca di conforto e si ha voglia di telefonare alla persona per cui si sta soffrendo.

È un testo molto particolare e poco usuale, in cui parli in seconda persona e al femminile. Chi è la protagonista del brano?
Questo brano non ha una protagonista singola, si ispira a tutte le donne che in qualche modo hanno fatto parte della mia vita. In alcune frasi immagino mia madre da giovane, la mia migliore amica che litiga con gli esami dell’università, la mia ex, oppure semplicemente una ragazza che attraversa la strada, mentre io sono fermo al semaforo. Insomma, ho preso un po’ dappertutto per scrivere questo brano.

Il nuovo album si intitola “Migliore di me”, uscito il 9 giugno. Che cosa dobbiamo aspettarci di trovare?
L’amore, il rimpianto e i ricordi di un passato che non può tornare sono i temi che caratterizzano l’album. Dentro ci sono le mie giornate, i miei sbalzi di umore, le mie paure, le mie storie, insomma un bel raccoglitore di fatti miei.

E il singolo “Marciapiedi”, ballad tratta dal nuovo album, di cosa parla?
“Marciapiedi” racconta le difficoltà di una relazione in cui ci si rincorre continuamente. Ma in cui il sentimento è così grande che, anche dopo che ci si è persi, ci si ritrova ogni volta.

Parliamo del mare. Ho letto che per te resta sempre un punto di riferimento, un po’ come capita a tutti quelli che nascono vicino al mare…
Sono nato al mare, la prima sigaretta l’ho fumata al mare, la prima ragazza l’ho portata a fare una passeggiata al mare. Il mare ha accompagnato ogni momento della mia vita e quando mi sono allontanato ho sempre avuto l’esigenza di tornare. Negli anni è diventato un amico a cui vado a raccontare i fatti miei e, analizzando i miei testi, noto con piacere che è sempre più presente.

Cosa rappresentano secondo te i concerti live per un cantante e per te?
Secondo me il live è un po’ lo scopo del gioco. Ora la sfida è scoprire l’effetto che ha sulle persone quando queste canzoni gliele canti in faccia guardandole negli occhi.

C’è qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare in un brano?
Attualmente sto ascoltando tanto Emma Nolde, penso che sia un’artista incredibile e molto originale. Sarei curioso di vedere cosa potrebbe uscire da questa collaborazione.

Qual è la tua canzone preferita? E il tuo cantante preferito?
Le canzoni servono ad evidenziare gli stati d’animo delle persone. Cambiando umore più volte nello stesso giorno, personalmente, non riuscirei mai a trovare una canzone preferita. Probabilmente la cambierei ogni cinque minuti.

Sogno nel cassetto?
Sono un po’ scaramantico, ma possiamo dire che ci sto lavorando…