Potente, innovativo, incisivo, di rottura, il 7 ottobre 2022 esce “Magico” il nuovo atteso album di Mondo Marcio, al secolo Gian Marco Marcello, che affronta temi personali e sociali come l’ambizione, l’amore, il sesso, la disillusione e la voglia di rivalsa. Un album puramente rap, eterogeneo e maturo, con featuring con Caffellatte, Gemitaiz, Nyv e Saturnino e con Arisa, già svelato nel brano “Fiori e fango”, uscito lo scorso  giungo. Mondo Marcio si disfa del superfluo e sceglie un percorso senza condizionamenti esterni, a legare il tutto la scrittura, da sempre sua valvola di sfogo, diretta e genuina, a volte anche cruda.
“Magico” per Mondo Marcio è il suo flow, un dono che custodisce come una cosa preziosa, e se volete ascoltarlo dal vivo basta scegliere una delle date ancora inedite del tour che parte a febbraio 2023. Biglietti in vendita dal 10 ottobre. 

1° febbraio, Roma @Largo Venue
2 febbraio, Milano @Magazzini Generali
3 febbraio, Torino @Hiroshima Mon Amour

Come vedi il mondo del rap in questo momento?
Lo vedo come tutta l’arte in generale, trovo che ci sia molta confusione, a causa di un’offerta smisurata e tanti contenuti omologati. Questo, perché abbiamo strumenti che ci permettono di creare troppi contenuti rispetto a quelli che poi vengono consumati, anche il rap risente di questo, si sente più la necessità di integrarsi che di farsi notare per la propria particolarità. Io sono cresciuto con l’idea di dover emergere per la mia unicità, non facendo quello che facevano tutti all’ennesima potenza, era importante la ricerca dell’originale. Devo però dire che c’è molto fermento e questo mi piace. Indipendentemente dai risultati, più o meno positivi, trovo bello che ci sia più immediatezza rispetto a quando ho iniziato. Per pubblicare un pezzo ora è più semplice e se il pezzo spacca si ha la possibilità di farlo sentire davvero a tutti.

E che cosa rappresenta invece per te il rap?
Ha “semplicemente” salvato la mia vita, sia dal punto di vista personale che professionale.

Come è nata la tua passione per la musica? Eri uno di quei ragazzini che passa il pomeriggio a rappare ?
Sì esatto, ero uno di quei ragazzini che rappavano e che facevano musica, ero davvero ossessionato da questa passione, era ed è tutt’ora la mia magia personale.

 

Nella tua carriera hai fatto due featuring con Mina e certo di più non si può volere! Ma c’è comunque qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare?
I feat. con Mina per me sono stati una vittoria personale, lavorare con lei ti arricchisce sia come artista sia come persona, mi ha insegnato molto. Mi piacerebbe anche lavorare con Cesare Cremonini, trovo la sua musica davvero stimolante.

“Fiori e fango” è il brano uscito a giungo scorso che contiene il feat con Arisa. Come è andata la collaborazione?
Collaborare con lei è stato davvero bello, ci siamo capiti subito e ha completato il pezzo come solo lei sa fare.

Il 7 ottobre esce il tuo ultimo album “Magico”. Di che cosa parla?
Parla di tenersi stretti quella fiammella che porta luce quando luce non c’è. Tutti noi hanno specialità e bisogna alimentarla cercando di fare sempre di più per noi stessi e di non dimenticarsi di brillare.

Che cosa è “Magico” per te?
Per me è un monito, mi ricorda che c’è sempre qualcosa di più importante dei soldi e della fama, qualcosa per cui vale la pena vivere e lottare.

Appena raggiunto il successo, hai aperto la tua etichetta discografica Mondo Records, oggi lo fanno in molti nel mondo del rap, tu sei stati uno dei primi in Italia, perché hai deciso di farlo?
Perché ho sempre pensato che il controllo creativo sia fondamentale, l’ho capito subito e questo mi ha permesso di dare ai miei fan anche esperienze diverse.

Qual è la tua canzone preferita?
Credo che in questo disco sia “Mezzanotte”.