Un aereo che sorvola l’America del 1986, gli iconici Ray-Ban Aviator modello RB3025 e la giacca di pelle multi stellata: sono questi i frammenti di un ricordo che rivive negli occhi di un pubblico nostalgico quanto appassionato di un’era alla “Top Gun”. L’inconfondibile pellicola, che indicò un percorso inedito per le nuove generazioni, è stata il lascia passare per l’attore protagonista Tom Cruise nella golden room di Hollywood. A 24anni l’immagine del giovane attore era già parte di un profilo artistico ben definito che ancora adesso sembra rimanergli dipinto addosso: per tutti resta il Maverick impavido al comando dei cieli. “Maverick” è anche il nome della terza uscita cinematografica della serie che, dopo una riedizione del 2013, torna sullo schermo e nello sguardo appassionato di un’audience da revival 80s. Ed è il ritorno non solo di una cinepresa sempre rivolta verso l’alto tra inseguimenti aerei, ma di un’estetica che si è negli anni impadronita della scena.
Non sono gli occhiali dalle lenti sfumate verde scuro, neanche il bomber in pelle, ma l’immagine di insieme a rendere iconico uno stile ben più definito, che sembra non voler rimanere legato a tempi passati. Da Diesel a Y-Project, ma ancora Prada e Saint Laurent, sono in molti a recuperare quella malinconia e tradurla nei giorni correnti. La giacca in pelle viene ricoperta da loghi, i pantaloni con sempre più scomparti laterali e le scarpe ad ariazione sono le parti che contribuiscono a ridefinire il look aviator per la S/S 22 e la F/W 22-23 di Diesel. Glen Martens, che si dimostra un abile interprete del mondo aviatore, trasporta quell’identità anche in Y-Project dove viene presentata la versione femminile con stivali altissimi e body coperti da bomber dalle dimensioni prosperose. Pure Prada lo inserisce come richiamo nella collezione F/W 19-20, ed è proprio l’iconico nylon a rivestire giacche verde scuro, in un’accezione army più ampia. Al contrario Saint Laurent non si interessa all’uniforme formale, ma più a quella informale, fatta da maglioni spessi e pantaloni dritti bianchi (come la divisa della Marina, dove era in carica il giovane protagonista) che definiscono le lunghezze, dimostrandosi vicino a quel Maverick del privato che rimane impresso per la sua coraggiosa emotività. Ma anche l’eyewear diventa parte di questo linguaggio e, oltre a Ray-Ban, sono anche Alexander McQueen, Tom Ford, Versace e Tiffany & Co. i brand a rendere vivo il ricordo con le classiche forme aviator, dai profili metallici e neri, che vanno a completare un’identità che risulta avvolgente.
Un mondo da sorvolare e riscoprire tra passato e presente, alla guida di un aereo che trasporta lontani, e sembra quasi “Take my breath away”, come da titolo della colonna sonora.