“Newton Riviera”, il titolo della mostra allestita fino al 13 novembre 2022 a Villa Sauber, a Monte Carlo, circoscrive chiaramente l’area geografica a cui Helmut Newton ha dedicato una parte della sua carriera e che risulta ancora un capitolo oscuro e misterioso. Dici Helmut Newton e pensi alle strabilianti fotografie di moda che lo hanno portato nell’Olimpo dei Maestri dell’obiettivo, all’erotismo in bianco e nero, alle donne slanciate e alle immagini glam che ritraggono bellezze inarrivabili diventate, grazie a lui, delle icone.
Ma non è tutto qui. Se è vero che raggiunse il culmine della sua carriera proprio grazie a quella tipologia di immagine, è in Riviera che Newton inaugura un capitolo della sua vita inaspettato, prolifico e straordinariamente liberatorio. Su cui Villa Sauber ha totalmente catalizzato l’attenzione, offrendo allo spettatore un’occasione per scoprire con uno sguardo differente questa ulteriore sfaccettatura di quello che è considerato uno dei fotografi più influenti del ventesimo secolo. Attraverso circa 280 immagini, alcune famose e altre raramente mostrate al pubblico.
Nel periodo compreso tra il 1981, quando aveva 61 anni, e il 2004, anno della sua morte, Helmut Newton andò a vivere a Monte Carlo, trasformandolo nel suo set fotografico. Da quel momento, dalla Costa Azzurra fino a Bordighera, realizzò una lunghissima serie di immagini che rivelano un nuovo stile fotografico. Monaco, in particolare, fece esplorare a Newton un nuovo scenario molto originale per la sua fotografia. Fu proprio lì che, ad esempio, fu realizzata la celebre serie dedicata alle scene del crimine, “Yellow Press”.
L’artista si ritrovò ad immortalare le lussuose campagne di moda, sfruttando le varie sculture e costruzioni della città e a ritrarre “beautiful people”, molti residenti in città, altri solo di passaggio, mentre garage del suo appartamento diventò il palcoscenico di diversi editoriali di moda. Protagonisti delle sue opere anche i ballerini del Ballets de Monte-Carlo, protagonisti di un’affascinante serie e la famiglia principesca monegasca. A Monaco, poi, Newton iniziò ad avvicinarsi anche ai paesaggi, anch’esso un genere di fotografia mai esplorato sino ad allora.
“Newton Riviera” offre, inoltre, un’ironica quanto affascinante interpretazione dello stile di vita monegasca, disinvolto ed elegante. Un vero e proprio teatro vivente, fatto di superficialità e di apparenza, in cui Helmut Newton figurava sia come grande interprete sia come un membro privilegiato tra gli spettatori.