Basta davvero poco. Pensiamo alla nuova società, così frenetica da dimenticare chi rimane indietro, non per egoismo, ma forse per inerzia. Evelina, Anna, Elena, Luisa sono i nomi di alcune delle tante signore milanesi, che fanno parte del club del libro del Centro Socio-Ricreativo “Polo Mozart” di Milano. Ma tra i tanti corsi ed iniziative del centro, oltre al torneo di Burraco (che rimane un evergreen), perché non frequentare il corso di smartphone, il coro con la maestra Ryoko o magari fare dell’attività fisica e imparare la lingua inglese? Perché quando si ha molto tempo libero, ci si tiene occupati e quando si è molto occupati si ricerca disperatamente del tempo libero.
Ma basta davvero poco. Qualche valigia piena di vestiti e diventiamo tutti bambini in preda allo stupore. Toccare un abito di Moschino dell’ultima collezione dal vivo, scoprire la maglieria di Marco Rambaldi – che approvata dal club del libro dovrebbe validarne la buona fattura- fino a provare a creare dei look, in cui lo stile “Camp” è la chiave di styling. Come in una galleria d’arte, le signore spulciano tra le ultime collezioni, alla scoperta del nome del designer del momento, se italiano ancor meglio, perché, d’altronde, il patrimonio della cultura tricolore risiede proprio in donne come Evelina, Anna, Elena e Luisa.
Ma come si ritrovano donne dai cinquant’anni in su a voler apprendere come funziona quella scatoletta di cui tutti non possono fare a meno?
Sicuramente le videochiamate avranno avvicinato i nipoti oltreoceano, ma il desiderio comune rimane l’inclusione con la società moderna; il sentirsi parte di una comunità che si è formata e modificata davanti ai loro occhi e di cui fanno fatica a comprenderne i meccanismi. Non distolgono lo sguardo dalle piccole borse, poco funzionali, ma molto belle, per poi provare a crearsi a vicenda un outfit per l’inizio delle prove del coro. La solitudine svanisce quando la maestra Ryoko inizia ad intonare la prima strofa del brano preparato per il prossimo concerto ed ancor più velocemente compare il sorriso se si ha in mano una clutch di Paco Rabanne – ci confidano le signore. In fondo siamo animali sociali, abbiamo bisogno di condividere i momenti della nostra vita con chi è intorno, specialmente se ci si sente più soli di quanto ci si ricordava.
Allora ciò che rimane è un messaggio d’integrazione alla società che forse la nuova generazione dovrebbe includere nella comunità, tralasciando egoismo ed inerzia e concedendosi del tempo libero per poter fare ciò che ci fa stare bene: stare insieme.
photographed by Andrea Pascale
styling Francesco Vavallo
styling ass. Aurora Marcon
special thanks Centro Socio Ricreativo “Polo Mozart”, Milano and president Luciano Cassè