“Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, dove è stata”. La battuta di Tom Hanks nel film “Forrest Gump” riassume ciò che a tutti gli effetti rappresentano le scarpe, un accessorio in grado di raccontare molto della persona che le indossa, del suo carattere, della sua personalità e del suo gusto. In altre parole, sono una sorta di carta di identità, di biglietto da visita che può giocare a favore così come a sfavore di una persona. Sempre per restare nel mondo del cinema, a non passare inosservata è stata anche un’altra esilarante battuta, quella di Jamie Foxx che nel bel mezzo di un combattimento all’ultimo sangue, nel film diretto da Roland Emmerich “Sotto Assedio – White House Down”, esclama: “Giù-le-mani-dalle-mie-Jordan”.

Che si parli di sneakers, di tacchi o di stivali le scarpe figurano da sempre come le grandi protagoniste del proprio look, un oggetto di cui non si può e non si vuole fare a meno per definirlo e rifinirlo. E, infatti, non a caso rappresentano uno degli accessori su cui gli stilisti da sempre si sbizzarriscono di più. Basta pensare alle infinite capsule collection e reinterpretazioni che ogni stagione vengono lanciate sul mercato, tra rivisitazioni di grandi icone e nuovi oggetti del desiderio da aggiungere alla wish list del proprio guardaroba (clicca qui per scoprire le scarpe da avere in autunno).
Sono oltre 300 – tra le 5000 presenti nella collezione permanente The Closet – i modelli di scarpe a cui il The Museum at FIT di New York ha deciso di dedicare la mostra “Shoes: Anatomy, Identity, Magic”, allestita fino al 31 dicembre 2022. Che sarà accompagnata dall’uscita del nuovo volume edito da Taschen “Shoes: The Collection of The Museum at FIT”.

La retrospettiva non vuole solo celebrare questo accessorio dal mero punto di vista funzionale e neppure mostrare solamente le svariate e stupefacenti sfaccettature/rielaborazioni dell’universo delle scarpe, ma cerca soprattutto di guidare il visitatore ad una riflessione più profonda sul ruolo che le scarpe svolgono a livello psicologico e sociale. E, poi, non può mancare quel pizzico di magia – come suggerisce il titolo della mostra – che si prova ogni volta che si indossa un nuovo paio di scarpe e che ci fa credere inconsciamente che con esse possa cambiare la propria vita. Come nel caso della scarpetta di cristallo di Cenerentola che catturò l’attenzione di un principe o della Nike Air Jordan di cui Calvin, il personaggio protagonista del film “Like Mike” interpretato dal rapper Lil’ Bow Wow, si impossessò pensando di riuscire così ad avere “magicamente” le stesse doti atletiche del grande Micheal Jordan.