Emma Talbot (1969) è la vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women.

Dal 2005, il Max Mara Art Prize for Women, nato in collaborazione con la Whitechapel Gallery di Londra e la Collezione Maramotti, collezione privata di arte contemporanea aperta al pubblico dal 2007 e ospitata nella storica sede di Max Mara a Reggio Emilia, premia ogni due anni un’artista del Regno Unito che non ha ancora esposto le proprie opere in una mostra antologica personale ed è l’unico per le arti visive di questo genere del Paese.

Fino al 4 settembre 2022, la Whitechapel Gallery ospita la mostra personale di Emma Talbot “The Age/L’Età”, che esplora temi come l’invecchiamento, la governance, la natura. La Talbot ha immaginato un futuro, in cui l’umanità si trova di fronte alle conseguenze disastrose del tardo capitalismo e, per sopravvivere, deve affidarsi ai metodi antichi che rielaborano le strutture ancestrali del potere e celebrano il mondo naturale.

Punto di partenza è “Le tre età della donna” (1905) di Gustav Klimt, che la Talbot ha avuto occasione di vedere durante un periodo di residenza in Italia di sei mesi, organizzato dalla Collezione Maramotti, tra Reggio Emilia, Catania e Roma, permettendole di avvicinarsi alla mitologia classica e all’artigianato tessile, elementi centrali nel suo lavoro. Il dipinto di Klimt ritrae un’anziana con il volto tra le mani, la stessa donna che la Talbot reimmagina nella sua opera.

Al centro della mostra, c’è un’animazione divisa in dodici capitoli, la cui protagonista deve affrontare una serie di prove analoghe alle dodici fatiche di Ercole. La protagonista adotta soluzioni pratiche, ispirate ai dodici principi della permacultura, un metodo che permette di convivere in modo etico e sostenibile con la terra. Affrontando una serie di sfide del nostro tempo, la protagonista ha la possibilità di ricostruire la società contemporanea.

 

Infine, la mostra  arriva al suo apice con la rappresentazione fisica dell’anziana, sotto forma di scultura a grandezza naturale realizzata con tessuti morbidi e imbottiti. Per creare il rivestimento esterno della scultura, che ripropone le rughe della pelle anziana e sembra quasi un’armatura, sono stati utilizzati materiali ideati in collaborazione con Imax, la divisione maglieria di Max Mara. Ispirandosi alle immagini di Ercole e alle scene ammirate nell’arte vascolare etrusca, questa donna si protende verso il centro di un portale o di una rete, realizzata dall’artista in collaborazione con Modateca Deanna, tra i più importanti archivi italiani di maglieria, attraverso cui sembra raggiungere un nuovo mondo, energie alternative e un nuovo modo di essere.

Dopo la Whitechapel Gallery, “The Age/L’Età” si sposterà alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, dal 23 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023.