Nel 1971, in un articolo apparso sulle prime pagine di LeFigaro, il critico Chausette scrisse del legame indissolubile che unisce, metaforicamente e materialmente, il viaggio alla moda: come queste compagne dei tempi abbiano sempre convissuto l’una accanto all’altra. Entrambe, secondo Chausette, hanno la stessa origine, quella di muoversi in uno spazio che seppure finito nasconde una vasta moltitudine di coordinate, dove la fine non è altro che un nuovo principio solo spostato più in là. Il viaggio è come l’abito, cioè una costudia di ricordi e memorie che assume la forma di chi la indossa, restituendo al suo possessore quel sentimento di appartenenza. Una sorta di linea spazio-tempo che volutamente si perde in paesaggi tropicali, vaste distese urbane, e skyline immensi, dove “l’esperienza diventa il costume dell’uomo” (Andy Warhol) e dove per un giorno, un mese, una vita si assume la forma di quello che si vede, non tanto adeguandosi al luogo, ma quanto vestendosi di identità nuove.

Allora il viaggio non è altro che un’esperienza che genera un desiderio di evasione e di evoluzione, capace di far crescere in ogni esploratore moderno la voglia di perdersi e ritrovarsi da qualche altra parte. Questa misteriosa spinta ha portato diverse maison, che negli anni hanno contribuito a consolidare il legame viaggio-moda, a creare suite esclusive che avvolgessero l’ospite nell’esperienza propria del brand. Camere a tema che, tra rifiniture e dettagli, ricreano il mondo della maison, trasportando il suo temporaneo abitante in uno spazio immersivo totalmente personalizzato.

Non solo suite e collaborazioni con le grandi firme dell’alberghiero, ma anche resort di proprietà dei nomi più importanti della moda che costruiscono un metaverso a propria immagine e somiglianza, dall’accesso elitario. Da Etro a Emilio Pucci, passando per Fendi e Chanel, spazi opulenti si impongono come nuove mete per viaggi al quadrato.

Tra i tanti affacci sul mondo, sono 7 le tappe immancabili per un “trip suite to suite”

• Pegaso Etro Suite @Hotel Punta Tragara
Circondati dalla maestosità dei Faraglioni, dai suoni di Marina Piccola e dal profilo della costiera, Etro sceglie Capri come sfondo della propria esperienza abitativa a forma di suite. Uno scenario iconico, disegnato da Le Corbusier che ne progetta le mura, dove “si mettono al riparo il cuore, la mente e il pensiero”. Camere avvolgenti, ricoperte dal motivo Paisley del brand, incorniciano uno spazio dove il verde ed il legno degli arredi si uniscono al paesaggio che si scorge da ampie balconate. L’idea che viene restitutita a chi la abita è quella di un safari tra linee e forme ondulate guidate dal bianco caprese che fa da padrone di casa.

 

• Suite Chanel @Hotel Ritz
Una suite che definirla tale è riduttivo seppure tecnicamente appropriato, quella di Coco Chanel al Ritz di Parigi, dimora storica della couturière francese che visse quegli spazi personalmente. Un luogo dove storia ed innovazione si incontrano tra l’oro reale degli arredi e il bianco degli stucchi, fino ad arrivare ai soffici divani anni ’30 che hanno avuto il privilegio di essere silenziosi spettatori del compimento della storia della moda e non solo. Rimasta tale nella sua disposizione originaria, la Suite Chanel offre, a chi vi soggiorna, la possibilità di vivere un’esperienza tipicamente parigina, in uno degli hotel più conosciuti della capitale francese e del mondo. Perché come diceva la sua storica ospite: “non riuncierei mai al profumo del Ritz”.

 

• Fendi Private Suites
In una cornice storica ricca di capitelli e volte seicentesche, sorgono le Fendi Private Suites, nel centro della romanità. Una struttura che occupa i piani alti di Largo Goldoni, nel “retrobottega” del flagship store della maison. Uno spazio attentamente realizzato dal contributo creativo dello storico direttore creativo Karl Lagerfeld, il quale decise di creare un luogo dove il peso del passato della città potesse incontrarsi con un design contemporaneo di stampo modernista. Dai reperti storici del palazzo ai disegni della maison romana, le Fendi Private Suites accompagnano l’ospite in un’esperienza d’alloggio immersiva, tra le pagine di un libro che narra il legame tra la città e la maison. Dal marmo italiano al legno sudamericano, ogni ambiente è reso unico da un’aristocrazia che restituisce artigianalmente l’immagine prestigiosa della location. Sono 7 le suite, ed ognuna è un capitolo di una narrazione visiva, non da leggere, ma da vivere in prima persona.

 

• Schiaparelli Suite @Hotel May Fair
Se Schiaparelli ora è uno dei nomi più noti dell’Haute Couture, sinonimo di opulenza artistica, allora la sua suite al May Fair di Londra è il suo ritratto fedele. L’immancabile rosa Schiap fa da padrone in uno spazio tanto classico quanto moderno. È proprio la cornice storica di uno degli hotel più noti della capitale inglese ad accentuare l’esuberanza artistica della suite, dove il colore è accompagnato da stampe floreali e richiami all’iconografia della maison, con sculture di più dimensioni che creano un movimento degno del tratto surrealista della direzione creativa.

 

• Gucci Suite @Hotel Savoy
Rimanendo sempre su terra inglese, nell’intrepida Londra, il Savoy dedica una suite a Gucci, un tributo del luxury hotel alla Casa italiana che trova la sua origine negli ampi spazi della hall, dove il fondatore Guccio Gucci, da dipendente, potè osservare i set di valigie della classe dirigente dell’epoca e da lì decidere di intraprendere il percorso della pelletteria di lusso. Un blu reale è una carta a fiori (a ricordare la stampa Flora di Gucci) arricchiscono gli spazi e personalizzano un ambiente già ricco di suo, senza tralasciare il logo che appare sempre sulle soffici superfici della camera . Una rivisitazione in chiave contemporanea del concetto di lusso, con quell’immancabile tocco old style di Gucci che incontra l’english touch.

 

• Marni Marine @Sunset Beach Hotel 
Il brand italiano, conosciuto per il suo approccio fanciullesco a tratti onirico di una realtà immaginaria, collabora con il Sunset Beach Hotel di Shelter Island (New York), rivestendo gli spazi esterni ed interni dell’allestimento Marni Marine. Un tema, che come già anticipa il nome, ha un richiamo al mondo marinaio pop, con stampe ad acquerello che rivestono gli arredi dell’hotel. Dalle stampe ai materiali provenienti dagli archivi del brand, la personalizzazione degli ambienti è immersiva e permette agli ospiti di vivere l’identità Marni in equilibrio con lo scenario tropicale.

 

• Dior Suite @St.Regis Hotel
Nelle camere del St.Regis Hotel di NYC, dove Dior collabora alla realizzazione di una suite a sua immagine. Un classico spazio parigino lontano dalla capitale francese, arricchito da lampadari Waterford e modanature a corona, tonalità accese e vivaci dipinti incorniciano una suite dove l’hotellerie del vecchio continente, sobrio, ma lo stesso ricco, incontra il tocco maestoso di quello americano. Dall’aspetto più massimale.